22/03/2019 - Il Padiglione agricolo Bressanella, progettato da a25architetti, sorge a Besana in Brianza, una delle aree più densamente abitate d’Italia e d’Europa, e dove il consumo di suolo vede per oltre la metà del suo territorio occupato da località abitate e produttive.
In questo contesto una piccola realtà agricola ha deciso di scommettere sul recupero dei valori etici e sostenibili, portando avanti il concetto di “filiera corta”, sostenendo il modello di vendita a km 0 e realizzando un punto d’incontro per gli abitanti, dove bambini, giovani, adulti e anziani possono incontrarsi e confrontarsi nelle diverse attività proposte sul campo. Tale sistema aziendale e la volontà di pensare a un’opera contemporanea e sostenibile sono i cardini del progetto.
Il padiglione è un sistema formato da un’architettura semplice, due volumi leggermente ruotati fra loro a seguire la conformazione naturale del terreno, sostenuti da un basamento seminterrato che agisce anche da bordo verso il pendio retrostante.
L’acqua e il sole sono i due elementi che attivano il processo di sostenibilità aziendale. L’acqua da un lato alimenta i campi che daranno i frutti che, una volta raccolti, verranno venduti direttamente o trasformati e poi venduti. Il sole dall’altro alimenta l’impianto tecnologico dell’azienda e favorisce il microclima del padiglione.
Il padiglione agricolo è orientato nord-sud ed è dotato verso sud di due spazi-portico che permettono l’ingresso della luce solare nel periodo invernale mentre ostacolano l’ingresso nel periodo estivo. Questo offre un microclima adeguato in relazione alle varie temperature del luogo ricorrendo al minimo all’utilizzo di impianti per il raffrescamento e il riscaldamento.
Il progetto risolve in maniera organica e razionale una molteplicità di questioni funzionali, tecniche, climatiche e sociali attraverso la composizione flessibile degli spazi e l’utilizzo di materiali semplici come il calcestruzzo e il legno.
L’edificio si sviluppa in orizzontale per garantire la facilità di utilizzo. La facciata a sud, con il ritmo dato dagli sfondati dei portici in calcestruzzo armato, costruisce un fronte leggero. I portici sono realizzati con casseri in legno pressato che restituiscono al cemento una texture che rimanda alle murature irregolari tipiche delle case contadine.
I serramenti sono arretrati e protetti dai portici e generano continuità tra interno ed esterno, oltre a mitigare l’effetto del sole negli spazi interni. Ogni locale è contraddistinto da un tetto in legno concepito come un grande “cappello” che costruisce e custodisce gli spazi sottostanti.
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