02/03/2016 - L’intervento di Marco Bernini a Torino è un restauro di tipo conservativo e coinvolge l’intero secondo piano – circa 700 mq – di uno dei primi edifici liberty torinesi a firma dell’arch. Fenoglio.
Prima della ristrutturazione, il piano ospitava degli uffici pubblici: una funzione non compatibile con la struttura del fabbricato. Gli ambienti degli uffici e le varie superfetazioni aggiuntesi col tempo avevano completamente negato il valore architettonico degli spazi interni. Gli originari ampi saloni furono ottenuti all’epoca attraverso l’uso di quello che era una tecnologia innovativa: il cemento armato come struttura principale.
Il progetto di Bernini valorizza questo importante carattere architettonico e strutturale del palazzo. L’intervento è di forte valenza spaziale-architettonica e, al contempo, di allestimento e interior design curato nel minimo dettaglio.
Liberati gli spazi e riportati gli ambienti alle loro dimensioni originali si possono ora vedere i bellissimi soffitti a travi ribassate nella loro completa estensione. La luce può riappropriarsi dello spazio diventando nuovamente protagonista amplificata dall’uso delle pavimentazioni in legno caratterizzate da una ricercata laccatura bianca. La funzionalità degli appartamenti è garantita attraverso “piccole architetture” all’interno dei saloni che ora contengono i servizi, i depositi, le cabine armadio, dando dinamicità ai volumi ed articolando lo spazio che, pervaso di luce, rimane il protagonista del progetto.
La plasticità dei volumi è enfatizzata dai materiali e dalla gamma dei colori: neri, grigi e bianchi; le tonalità e le sfumature diverse scolpiscono lo spazio che è così in grado di enfatizzare le opere d’arte ed i complementi di arredo e design che impreziosiscono e personalizzano l’ambiente.
Nell’appartamento la zona notte dei bambini è unica nel suo genere: un mobile/soppalco di circa 12 mq crea uno spazio inaspettato in quota, il regno da cui i bambini dominano l’ambiente circostante. Un letto ed una libreria come parapetto permettono di trasformare questo spazio in un nido protetto in cui regna la fantasia. Il mobile soppalco è curato in ogni dettaglio: la sua struttura in metallo è smontabile e reversibile. Il rivestimento è in MDF lavorato in superficie con decorazioni ottenute tramite macchine a controllo numerico e rifinito con una particolari laccature antigraffio. La scala è in metallo e come un leggero foglio piegato si mostra a sbalzo da uno dei lati del mobile ma rimane saldamente legato alla struttura interna. Porte ed ante a scomparsa nascondono armadi e cabine spogliatoio. Il soppalco ha un cuore tecnologico: completamente cablato, è il centro multimediale della casa.
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