24/01/2014 - I lavori per la realizzazione della "Nuvola", il Centro Direzionale Lavazza di Torino progettato da Cino Zucchi Architetti, proseguono a ritmo serrato, nonostante la recente scoperta dei resti delle fondazioni di una basilica paleocristiana risalente al III-IV secolo d. C., che non ha comunque bloccato l'iter realizzativo.
L’area oggetto dell’intervento ha ospitato nel tempo le attività della Società Elettrica Alta Italia, della Sip e infine dell’Enel. Nel progetto di Cino Zucchi, che ha vinto la consultazione ad inviti indetta nel 2009 da Lavazza, il grande isolato viene aperto, ricongiungendo con accessibilità pedonale i due tratti prima separati di via Parma. Sull’area sorgerà la nuova sede Lavazza, denominata la “Nuvola” per la forma articolata che ne ricorda la sagoma, unitamente a parcheggi pubblici interrati e una piazza pedonale su cui affacciano tutti gli spazi di nuova costruzione e recuperati.
In accordo con il Programma integrato approvato dalla Città, gli edifici esistenti che presentano elementi di interesse storico-architettonico vengono mantenuti e ristrutturati per ospitare sia funzioni aziendali, sia servizi di interesse collettivo. Tra questi la nuova sede dello IAAD - Istituto d’Arte Applicata e Design, inaugurata a ottobre scorso. Il progetto, firmato da Cino Zucchi e Picco Architetti, ha previsto interventi di valorizzazione, riuso e recupero funzionale, con attenzione ai valori formali e strutturali dell’edificio storico, senza alterare i caratteri consolidati nel tempo e il disegno esterno delle strutture, nel rispetto del rapporto tra l’edificio e il tessuto urbano circostante. La biblioteca e alcune aule si aprono oggi su un sistema di terrazze affacciate su via Pisa sia al primo che al secondo piano, animando luoghi da tempo rimasti vuoti e disabitati.
La costruzione della nuova sede Lavazza risponde all’obiettivo aziendale di concentrare in un’unica sede torinese i propri uffici direzionali e operativi. Le altezze e la qualità delle facciate della nuova sede – caratterizzate da frangisole in pietra e metallo – sono studiate in rapporto all’orientamento solare, alla qualità degli spazi aperti e agli edifici preesistenti. Il piano terra comunica con la città attraverso un vasto atrio vetrato e contiene funzioni in forte rapporto con il pubblico. Il desiderio di integrare il più possibile la natura negli spazi di lavoro emerge dall'aver progettato i tetti in parte ricoperti di verde, i giardini che si inseriscono tra gli uffici, le finestre che guardano sulla nuova piazza, le facciate studiate per sfruttare al meglio la luce naturale.
La Nuvola, il cui termine di realizzazione è previsto per il 2016, è candidata ad ottenere la certificazione del protocollo LEED (Leader in Energy and Environment Design), il più prestigioso riconoscimento internazionale per edifici progettati e costruiti secondo criteri di sostenibilità ambientale.
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