08/06/2012 – Inaugurata il 1° giugno a Seoul la Daeyang Gallery and House progettata da Steven Holl. Sin dagli esordi il progetto è stato concepito, parallelamente a una ricerca sulla "architettura della musica", come un esperimento. La geometria di base dell'edificio si ispira a uno schizzo, risalente al 1967, di uno spartito musicale del compositore Istvan Anhalt, "Symphony of Modules", scoperto in un libro di John Cage intitolato "Notations".
Tre padiglioni, uno per l'ingresso, uno per il soggiorno e uno spazio eventi, sono collegati da una piscina che diviene così piano di riferimento. Una struttura di ingresso con la reception conduce ad un'abitazione privata e a uno spazio multifunzionale che si eleva al di sopra della superficie dell'acqua, mentre la galleria si trova al di sotto di essa.
Gli spazi della galleria restano in “silenzio” finché non vengono “attivati” dalla luce che filtra attraverso 55 lucernari posizionati sui tetti dei tre padiglioni. In ognuno, cinque fasce di vetro trasparente consentono alla luce del sole di penetrare negli spazi interni trasformandoli e animandoli a seconda del momento della giornata e della stagione. Screzi di luce si riflettono sui pavimenti in granito e sulle pareti in gesso bianco del basamento le cui proporzioni seguono la serie costante di 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55.
Visti dall'interno i padiglioni, incorniciati dalla piscina in cui si riflettono, sono avvolti da giardini che corrono perpendicolarmente alle fasce dei lucernari. Il visitatore accede alla galleria tramite una scala che lo conduce al di sotto della piscina. Rivolgendo lo sguardo verso la vasca, al livello degli occhi, può ammirare l'insieme dei tre padiglioni che sembrano galleggiare sull'acqua.
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