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03/12/2013 - Villa G a Como dello studio comasco Arkham è, come ogni architettura realizzata, frutto di molte relazioni: tra le parti, tra le persone, con i luoghi.
“Bisogna mettere in fila richieste e funzioni, tener conto di performance tecnologiche, indirizzare aspettative. Anche per una villa in Brianza. Cerchiamo quindi una direzione, anzi più d'una; dei vettori che mettano in movimento gli spazi. Lasciamo che i volumi prendano forma” dichiarano i progettisti.
Gli ambienti si sviluppano attorno alla piscina formando un elemento continuo, che prosegue ininterrotto al piano superiore per affacciarsi sulla campagna circostante. Il corpo edilizio si distende sul terreno, ma resta la tensione di questo movimento generatore.
“Costruito lo schema, cerchiamo le linee di fuga: lo spazio vuoto che ospita la piscina coperta, racchiuso all'interno, è messo in relazione diretta con il giardino aprendo dei varchi in tutte le direzioni nella continuità degli ambienti (il solarium, il pranzo e la zona relax vicino alla spa, il lucernario, la grande apertura al piano superiore). Quello che si ottiene è più della somma delle parti: è un sistema di relazioni spaziali, tenuto insieme dall'inseguirsi e dall'incrociarsi delle linee. Le diverse funzioni si collocano in una geometria di sovrapposizioni e slittamenti che diventa il linguaggio comune per dialogare con il committente, estimatore dell'astrattismo comasco”.
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