|
05/06/2013 - L'architetto italiano Federico Delrosso, che ha recentemente aperto un ufficio di rappresentanza dello studio nel cuore di New York, sulla 54a Strada, ha ristrutturato un ex laboratorio in cui si producevano cravatte, trasformandolo nella sede del suo nuovo studio di Milano.
Posto al piano rialzato di un tipico palazzo milanese, lo spazio è situato nel cuore ottocentesco di una città che, già oltre un secolo fa, aveva costruito la sua identità elegante, borghese, industriale. Da queste premesse l'architetto Delrosso ha tratto ispirazione per il suo progetto.
Fino al 2010 lo spazio era occupato dalla proprietà dell’immobile, un'azienda artigiana specializzata nella produzione di cravatte. In questi ambienti, dunque, operava già una realtà manifatturiera che aveva un forte legame con la moda e il design, le due anime per cui è internazionalmente riconosciuta Milano. Partendo proprio da questo legame, nel suo progetto di restauro e rinnovo dei locali, Delrosso ha scelto di mixare la memoria estetica e produttiva dello spazio con la modernità del suo lavoro.
Le colonne in pietra sono state lasciate in evidenza, per alternarsi ai mobili da ufficio, minimali, disegnati dallo stesso architetto. Gli imponenti arredi funzionali, ereditati dalla precedente attività, più che la memoria, sono diventati la rappresentazione degli aspetti materiali e tangibili che continuano ad esistere nel lavoro dell'architetto, anche nell'era della digitalizzazione estrema.
Quegli arredi dialogano con la stanza/oggetto progettata da Delrosso che l'ha introdotta come elemento caratterizzante dell'intero ambiente: "La scatola è realizzata con container per imballi industriali. L'ho identificata come luogo del dialogo e delle idee, è il 'nuovo' che si innesta sull'antico, non per cancellarlo, ma per far immaginare qualcosa di non ancora compiuto" racconta Federico Delrosso "proprio come la nascita di un progetto architettonico".
Il progetto di interior dello studio è stato tra i finalisti del premio Best of Year 2012, il prestigioso premio promosso dalla rivista statunitense Interior Design.
|