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Vaccarini vince il concorso per Pian di Massiano
Parco pensile, asse attrezzato e torre direzionale per valorizzare l’area
Autore: cecilia di marzo
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23/07/2007 – Il concorso denominato Il disegno urbano per la valorizzazione dell'area sita in località Pian di Massiano – Perugia si è concluso con la vittoria del gruppo guidato dall’architetto Giovanni Vaccarini.
Scopo del concorso era la selezione di proposte progettuali per la sistemazione edilizia ed urbanistica nonché architettonica di un'area sita in Perugia, località Pian di Massiano, comprendente uno spazio di circa 104.000 mq.

Il progetto vincitore parte da un’analisi del sito, da sempre area verde, utilizzata dapprima per attività agricole, quindi per attività vivaistiche e, infine, per attività sportive.
In virtù del ruolo di area d’interscambio assunto a seguito dell’attivazione della nuova infrastruttura trasportistica, Pian di Massiano rappresenta una vera e propria PortaNova per quanti, in un futuro ormai prossimo, raggiungeranno Perugia con le automobili private piuttosto che con gli autobus turistici.
Pur essendo occupata da un tessuto edilizio frammentario, l’area di concorso costituisce un recinto inattraversabile, che impedisce sia i collegamenti pedonali est-ovest (tra l’area attrezzata di via Pigafetta e il terminal del Minimetrò) sia i collegamenti pedonali nord-sud (tra i quartieri residenziali Madonna Alta-Cortonese e l’area sportiva di Pian di Massiano), è compresa fra due infrastrutture trasportistiche in sede propria (Rete Ferroviaria Italiana, Minimetrò), è coronata da un terrazzamento sinuoso su cui insistono macchie di alberature pregiate e presenta un disegno planimetrico cuoriforme, ritagliato da un anello viario di progetto che, ad eccezione dell’angolo occupato dalla sede della Questura, la perimetra senza soluzione di continuità.

La prima idea del progetto è di connettere le pendici di monte Morcino con la collina artificiale di piazza Umbria Jazz mediante un parco pensile che, tagliando l’area in direzione est-ovest, raccoglie e distribuisce i flussi pedonali provenienti sia dai mezzi di trasporto pubblici (metropolitana di superficie, minimetrò, autobus urbani e autobus turistici) sia dai mezzi di trasporto privati (parcheggi a raso e pluripiano).
La seconda idea del progetto è di connettere il quartiere di via Cortonese con l’area sportiva di Pian di Massiano mediante un asse attrezzato che, tagliando l’area in direzione nord-sud, ordina le attività direzionali e commerciali marginandole con due poli istituzionali, quali la Provincia di Perugia e la Biblioteca Augusta, che si confrontano rispettivamente con il carattere intensivo della città e con il carattere diradato della campagna.
La terza idea del progetto è di concentrare parte della volumetria in una torre direzionale che, celebrando la necessità di un presente duraturo, risolve l’articolazione compositiva tra il parco pensile e l’asse attrezzato con un landmark, fondante quanto augurale, volto a conferire una forte riconoscibilità a una componente urbana altrimenti priva di un’identità figurativa autonoma.

L’organizzazione planimetrica del progetto ripropone l’impianto cardo-decumanico della città etrusca. Così come nel caso di piazza del Sopramuro, infatti, il progetto è caratterizzato dall’artificialità pensile e, con essa, dalla complessità tipologica degli spazi semipogei. Mentre, così come nel caso di corso Vannucci, l’asse attrezzato è concepito come una nuova platea magna ovvero come luogo vocato alla socializzazione e all’integrazione multietnica.

Il progetto riserva una particolare attenzione sia al risparmio energetico, perseguito con l’ottimizzazione dell’orientamento degli edifici residenziali secondo gli assi eliotermici, sia all’utilizzo di tecniche bioclimatiche, espresso dall’introduzione di facciate vetrate a doppio involucro negli edifici direzionali, sia alla produzione di energia alternativa, esemplificata dal giardino eolico previsto in corrispondenza del versante esposto ai venti settentrionali.

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