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I Nidi di Tadashi Kawamata alla conquista di Milano
Una serie di installazioni in assi di legno intrecciate si appropriano di facciate, tetti e balconi
Autore: cecilia di marzo
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Ph. Paolo Riolzi Studio. Courtesy BUILDING Ph. Paolo Riolzi Studio. Courtesy BUILDING
06/04/2022 - Sarà visibile fino al 23 luglio 2022 presso Building (via Monte di Pietà 23, Milano) la mostra, a cura di Antonella Soldaini, Nests in Milan, Milan dedicata all’artista giapponese Tadashi Kawamata.

Conosciuto in tutto il mondo per i suoi progetti multidisciplinari, Tadashi Kawamata (Hokkaido, 1953) ha concepito appositamente per questa occasione una serie di installazioni in legno per quattro interventi che si svolgono sia negli spazi interni e sulla facciata di BUILDING che in quelli esterni di altri edifici posti nelle sue vicinanze: Grand Hotel et de Milan, Centro Congressi Fondazione Cariplo e Cortile della Magnolia, Palazzo di Brera.
 
A questi, si aggiunge un quinto intervento realizzato presso ADI Design Museum che preannuncia un progetto più ampio: proprio qui, su invito del museo e in accordo con BUILDING, Tadashi Kawamata realizzerà in autunno un'opera site-specific appositamente concepita per dare nuova vita al legno utilizzato per gli interventi di Nests in Milan. Un circuito virtuoso che nella visione dell'artista significa non solo mostrare rispetto per la natura ma assecondare un processo di trasformazione che facilita la simbiosi di tutti i fenomeni dell'universo, considerati interdipendenti tra loro.
 
Appropriandosi via via degli spazi interni ed esterni - come facciate, balconi, tetti - degli edifici, tramite una serie di costruzioni ottenute con l’intreccio di assi di legno che vanno a formare un’inestricabile griglia, apparentemente leggera ma dalla solida struttura, Kawamata sollecita una diversa lettura e interpretazione del loro aspetto e significato.
 
Ad accomunare i quattro interventi è la scelta di un unico tema, quello del nido, soggetto ricorrente delle diverse installazioni. Un tema dal forte carattere simbolico che Kawamata ha cominciato a indagare a partire dal 1998 quando le sue costruzioni lignee, che spesso in passato avevano forme astratte, si sono visualmente avvicinate a raffigurare dapprima una baracca e a seguire un nido. Installato nei punti più disparati: sul palo della luce a Bonn (2007), sulla facciata del Centre Georges Pompidou a Parigi (2010) e sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze (2013), questa figura, la cui funzione primaria è di fornire un rifugio per i volatili appena nati, rimanda alla necessità universale di costruire, sia nel mondo animale che in quello umano, un luogo in cui trovare riparo. Tale struttura veicola una sensazione positiva e rassicurante, che si rafforza nel momento in cui la sua forma, assemblata con elementi naturali come il legno, è messa a confronto con la ben più complessa costruzione architettonica su cui viene posta, risultato di una serie di sovrapposizioni sociali e culturali. Le forme dei nidi di Kawamata ci riportano ai valori e alle necessità primarie; ci spingono a riconfigurare mentalmente lo scenario architettonico che ci circonda e a ripensare il nostro rapporto con lo spazio che quotidianamente viviamo.
 
Privati di ogni sovrastruttura ideologica e ridotti al loro significato essenziale, senza per questo diventare esperimenti sociologici, i nidi di Kawamata, a metà tra l’apparire il frutto di un casuale assemblaggio e l’essere il risultato di una preordinata costruzione, rimangono in realtà fortemente legati al linguaggio artistico. Il loro aspetto è elegante e delicato e rimanda a una sofisticata concettualità, le cui origini sono da individuarsi nella visione di una realtà in continuo movimento, transitoria, fluttuante e soggetta al passare del tempo.

Un modo di concepire la vita che ha la sua fonte primaria nella cultura giapponese di cui Kawamata rappresenta una delle figure più interessanti. Non è un caso che le opere dell’artista (e così accadrà anche a Milano), una volta finita la mostra, saranno smontate e gli elementi del legno con cui sono state costruite saranno utilizzati per un dare vita a una nuova opera d'arte che sarà collocata il prossimo autunno nella parte antistante l'entrata dell'ADI Design Museum. In questa ottica è il tempo, inteso come indicatore della grandezza o del declino di un monumento o di un sito, l'elemento chiave nella sua attività. Gli interventi di Kawamata creano dei ponti tra il passato e il presente rivelando la componente affettiva e invisibile delle cose, ma anche la loro realtà materiale. La condivisione del lavoro con assistenti, studenti, artigiani, volontari e cittadini comuni, nelle varie fasi costruttive dell’opera e la riflessione sulla vita comunitaria che anima e fonda ogni progetto, favoriscono il risveglio di questa memoria.

BUILDING
via Monte di Pietà 23, 20121 Milano martedì - sabato, 10 - 19

Location aggiuntive
Cortile Della Magnolia, Palazzo di Brera
via Brera 28, 20121 Milano

Centro Congressi Fondazione Cariplo
via Monte di Pietà 10, 20121 Milano / angolo via Gian Domenico Romagnosi

Grand Hotel et De Milan
via Monte di Pietà 24, 20121 Milano / angolo via Croce Rossa

ADI Design Museum
piazza Compasso d'Oro 1, 20154 Milano

  Scheda evento:
Mostra:
31/03-23/07 MILANO
Tadashi Kawamata. Nests in Milan



Ph. Paolo Riolzi Studio. Courtesy BUILDING


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  Scheda evento:
31/03-23/07 MILANO
Tadashi Kawamata. Nests in Milan

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