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30/01/2020 - Il 20 gennaio scorso il Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deciso che la candidatura italiana per il 2020 alla lista del Patrimonio Mondiale sono i portici di Bologna.
Il responso sarà comunicato a Parigi nel 2021, nel frattempo il capoluogo emiliano festeggia un grande risultato per degli elementi architettonici diventati simbolo della città.
Nati e rimasti tuttora come proprietà privata per uso pubblico, i famosi portici bolognesi, localizzati sia nel cuore della città che nelle aree più periferiche, coprono una lunghezza di 62 km, di cui 42 nel solo centro storico.
Come si legge nel comunicato del Consiglio direttivo: "I portici vengono oggi riconosciuti come un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate".
Il Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabè, ha dichiarato: “La presentazione della candidatura de I Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il ciclo 2020-2021, approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali. La candidatura mette in evidenza il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario”.
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