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In conversazione con Marco Piva, Studio Milo e Fernando Alda
Il terzo appuntamento con i giurati degli ADA 2019
Autore: angelo dell'olio
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29/10/2019 - Ancora pochi giorni per scoprire i vincitori della quarta edizione degli Archiproduct Design Awards

Marco PivaStudio Milo e Fernando Alda sono i protagonisti del terzo appuntamento con la redazione di Archiproducts, un dialogo nato con l'intento di comprendere il rapporto dei progettisti con il mondo della produzione, condividendo il loro personale punto di vista sulla 'cultura del progetto'.

Abbiamo chiesto loro di rispondere ad alcune domande per indagare le loro aspettative sulle candidature di quest’anno. Quali sono le caratteristiche che vorrebbero premiare e quale ruolo dovrebbe oggi svolgere un Premio di Design. Ognuno di loro ha condiviso le proprie riflessioni, contribuendo a comporre un’istantanea su quello che è lo stato attuale del mondo della progettazione.

Marco Piva, “Il Design come risposta ad un mondo complesso” 
 
Cosa ti aspetti di trovare nei prodotti candidati e quali caratteristiche premierai?
 
Sono alla ricerca di approcci progettuali inediti! Nuove 'idee' che non sono necessariamente finalizzate alla produzione di massa. Mi focalizzerò sull'interior design in generale, sull'illuminazione e l’hi-tech.

Quello che sto cercando non è un prodotto specifico ma un approccio innovativo alla progettazione, con materiali che mirano a ridurre il consumo di energia per la produzione stessa, a ridurre l'impatto ambientale e che possano prevedere il riciclaggio dei materiali alla fine del ciclo di vita del prodotto.

 
Qual è e quale dovrebbe essere il ruolo di un Premio di Design?

Ci sono molti 'Premi al Design' in tutto il mondo, ma pochissimi sono veramente significativi! Questo dipende dai "motivi/obiettivi" su cui questi Premi vogliono focalizzarsi e dalla Giuria pronta a giudicare. Archiproducts si basa, come ho detto, su un'intensa e dinamica attitudine alla ricerca di prodotti che esprimono qualità in termini di estetica, funzioni, utilizzo nella loro complessità.

Credo che al giorno d'oggi un 'Premio al Design' abbia un valore quando è in grado di riconoscere ciò che vi è dietro il prodotto stesso, dalla progettazione alla produzione, che sia automatizzata o realizzata dai designer stessi.

 
In che modo dovrebbe evolvere il Design contemporaneo per rispondere alle esigenze del vivere moderno?

Oggigiorno possiamo individuare delle 'design directions' ampie o specifiche, con diverse inclinazioni e tendenze nel mezzo. In linea generale, credo che l’'industrial design' debba svilupparsi in modo specifico per la produzione di prodotti in grado di ridurre l'impatto in termini di consumo energetico necessario per la loro fabbricazione, utilizzando materiali tra loro simili per la produzione di ogni singolo prodotto o evitando i materiali difficili da riciclare alla fine del ciclo di vita del prodotto.

Sia per l'architettura che per il design bisognerebbe far leva sullo sviluppo e la ricerca di materiali che potrebbero offrire prestazioni di alto livello con un impatto minore sull'ecosistema, oltre a concentrare la ricerca su nuovi sistemi di produzione come la stampa 3D o le macchine multi-asse e multifunzione che potrebbero modellare prodotti interamente finiti in un singolo processo di fabbricazione.

Il mondo sta diventando sempre più complesso ogni giorno e il design è la risposta a questa complessità - come mi piace sottolineare spesso.


Studio Milo, "L’importanza di una ricerca continua” 
 
Cosa non vedi l'ora di trovare nelle nostre voci e quali funzionalità premierai?
‘Ricerca’. – Oltre ad essere parola-chiave che definisce il nostro lavoro – è quello che vorremmo rintracciare nei candidati ADA 2019. In qualunque aspetto del design, la ricerca è un ingrediente necessario per creare un prodotto definibile ‘di successo’. Lasciandoci anche sorprendere ed affascinare dall’uso non convenzionale di materiali, colori, forme e dalle loro combinazioni.  

Qual è e quale dovrebbe essere il ruolo di un Premio di Design?
Possiamo definire un Premio l’occasione per poter celebrare nuovi talenti e la loro creatività. Allo stesso tempo diventa sguardo unico su nuovi scenari e sulle tendenze del design. È anche un'incredibile fonte di ispirazione ed esempio di condivisione di idee, due aspetti essenziali del processo creativo.

In che modo dovrebbe evolvere il Design contemporaneo per rispondere alle esigenze del vivere moderno?
Oggi il design vuole mettere l'accento su tematiche attuali, quali la sostenibilità e la ricerca di materiali innovativi. Le prospettive per il futuro? Dovremmo aspirare ad estendere il ciclo di vita del prodotto, restituendogli una seconda vita o creando oggetti che possano essere più durevoli nel tempo.

Fernando Alda, “Innovazione e sostenibilità” 
 
Cosa ti aspetti di trovare nei prodotti candidati e quali caratteristiche premierai?
Per me è stato un onore poter conoscere i candidati ADA 2019 e ne sono davvero felice! Un onore anche valutare come ciascuno di essi possa contribuire a migliorare le qualità di vita di ciascuno di noi o come possano 'imporsi' contribuendo a mutare le configurazioni dei luoghi dell’abitare e anche il mondo in cui li viviamo.

Qual è e quale dovrebbe essere il ruolo di un Premio di Design?
I Design Awards dovrebbero dare risposte alle esigenze del vivere contemporaneo perfezionando lo stato attuale di ciò che già in commercio. Un Premio serve a far ‘rumore’, aumentando la visibilità di tutto ciò che è design e che spesso passa in secondo piano ai più.

In che modo dovrebbe evolvere il Design contemporaneo per rispondere alle esigenze del vivere moderno?
L’unica direzione è la continua ricerca su innovazione, uso consapevole dei materiali e sostenibilità. Oggi il design deve dare risposte a problemi comuni, riformulando il concetto di utilità.







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