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Baita Piè Tofana. Storia di luoghi incantati, di armonia e bellezza
Aspettando le Olimpiadi di Cortina 2026...il restauro di Visual Display
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11/10/2019 - Ai piedi delle Tofane di Cortina d’Ampezzo, nel cuore dell’area sciistica che accoglierà i Campionati del Mondo 2021 e i Giochi Olimpici nel 2026, sorge una casetta di legno con una lunga storia alle spalle. Nata come baita per ospitare i cronometristi durante le Olimpiadi Invernali del ‘56 e negli anni ’60 diventa uno dei punti di riferimento dell’alta cucina ampezzana.

Successivamente, una baita tradizionale dove si respira l’atmosfera mondana degli anni ’80, ben raccontata anche nei film dei fratelli Vanzina.



È con la nuova gestione di oggi di Michel Oberhammer che Visual Display è chiamata per la ristrutturazione e il rilancio di Baita Pié Tofana, dal brand all’interior design. L'intento del committente è dare una decisa svolta all’immagine di questo ristorante immerso nel verde delle montagne ampezzane, curandone tutti i dettagli, dalle scelte di interior design alla creazione dei menu e della pregiata lista dei vini.

Inizia così per Visual Display un bellissimo viaggio nella cultura vernacolare del posto, alla ricerca delle ispirazioni e delle emozioni autentiche che sono poi diventate materiali, colori, forme, texture, luce e segni. Con l’obiettivo di valorizzare da un lato gli aspetti di storicità e le caratteristiche di riconoscibilità della baita e dall’altro i concetti di ricercatezza e autenticità, valori alla base della nuova gestione.

La prima pietra miliare del progetto sta nella decisione di confermare la vecchia targa-insegna affissa alla facciata della baita sin dalle origini il punto centrale del re-branding. La scritta diventa il marchio della baita al quale è stato aggiunto il payoff “authentic food and fine bottles” per descrivere l’essenza della nuova offerta.

Il progetto ha previsto un totale rifacimento degli interni delle sale che ha portato, grazie alle sapienti mani degli artigiani locali, anche al consolidamento della struttura originale.

Le pareti interne e il soffitto sono state interamente sostituite da una nuova pannellatura in vecchie assi di abete trattate a cera. Gli eleganti abbinamenti di tessuti scelti per le panche nei toni del tortora e del verde petrolio, i tendaggi in lino chiari e le lampade in rame dal vetro ambrato creano un’atmosfera accogliente e raffinata, aggiungendo un tocco di glamour a questa location così tradizionale e contemporanea allo stesso tempo.

Lo storico caminetto della stanza del “Larin” è stato sostituito da un nuovo camino tecnologicamente più avanzato che consente ai clienti di mangiare intorno al fuoco. La saletta adiacente, con tavoli in legno grezzo disegnati su misura è caratterizzata da una grande bottigliera retro-illuminata in legno e rame a sottolineare la vocazione enologica della Baita.
Anche l’esterno ha subito un totale make up. Le facciate sono state ripulite dalla patina di vernice scura per lasciare il larice al naturale e permetterne l’invecchiamento.

Al contempo le lampade in ottone brunito, un nuovo progetto di arredo e la selezione di tessuti da esterno trasformano la terrazza in una vera e propria sala a cielo aperto con l’aggiunta di due zone ‘privee’ a disposizione degli ospiti.

Il risultato è un locale elegante e accogliente, che pur essendo molto diverso da quello precedente, mantiene l’atmosfera magica e calda che da sempre lo caratterizza.
Un pezzo di storia di Cortina d’Ampezzo rivisitato con spirito contemporaneo.


  Scheda progetto: Baita Piè Tofana
Alessandro Paderni / Eye Studio – photography
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Baita Piè Tofana

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