Ph. © Laurian Ghinitoiu
15/07/2019 - Lo scorso 28 Giugno la città di Bordeaux ha celebrato l’apertura del MÉCA – Maison de l’Économie Créative et de la Culture en Aquitaine – la nuova sede culturale della città affacciata sul lungomare e progettata da BIG (Bjarke Ingels Group) che nel 2012 si sono aggiudicati l’incarico attraverso il relativo concorso internazionale, in tandem con i parigini Freaks.
Un investimento di oltre 60 milioni di euro che comprende le tre più importanti istituzioni culturali della città. Si tratta di: OANA – Office Artistique de la Nouvelle-Aquitaine; ALCA – Agence livre, cinéma et audiovisuel en Nouvelle-Aquitaine; FRAC – Fond Régional d’Art Contemporain, quest’ultima attiva dall’inizio degli anni Ottanta.
"Questo edificio dovrebbe incarnare il nostro impegno per lo sviluppo dalle arti contemporanee, performative e per la letteratura", afferma il responsabile del progetto MECA, Frédéric Vilcocq. “BIG ha capito questo e lo ha tradotto in un linguaggio architettonico. Siamo stati sedotti dalla dimensione monumentale del loro progetto, dall'arco asimmetrico e da come le persone possono utilizzare la grande rampa che consente ai visitatori di raggiungere le sponde del fiume Garonne anche quando il MÉCA è chiuso”.
L'edificio, con il suo design parametrico, rappresenta la firma stilistica di BIG. I pixel delle finestre quadrate sulla facciata sono progettati per filtrare la quantità di luce che entra negli spazi creando allo stesso tempo un effetto di facciata permeabile e trasparente.
Lo spazio esterno è stato progettato in modo da potersi trasformare in un vero proprio palcoscenico urbano per rappresentazioni teatrali o concerti, e in una galleria all’aperto che si affaccia sulle rive del fiume Garonna offrendo un’esperienza unica e suggestiva. Una scultura in bronzo permanente raffigurante l'artista francese Benoît Maire si interseca con l'ingresso sul lungofiume, invitando i visitatori a riflettere sulla cultura contemporanea della regione.
"OARA, ALCA e FRAC erano i tre "attori" già presenti nel progetto. Ora che il MÉCA ha aperto, il quarto e ultimo elemento è qui davanti ai nostri occhi: la città e i cittadini di Bordeaux. All'interno di questa nuova quinta urbana, abbiamo già visto l'arrivo dei primi skateboarder, la prima coppia romantica che condivide una bottiglia di Bordeaux sui gradini..il MÉCA è una tela bianca, o meglio una cornice vuota, perché i Bordelais lo riempiano con le loro idee, la loro creatività, affinchè facciano propri questi spazi". Bjarke Ingels, Founding Partner & Creative Director, BIG.
Il MÉCA è il secondo progetto che BIG ha inaugurato quest'anno in Francia, in seguito all'inaugurazione delle Galeries Lafayette sugli Champs-Élysées a marzo.
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