SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Singular Configurator

Visual Display per il ristorante più antico di Udine
Restaurare un immobile storico. Progettarne l’esperienza.
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  

26/06/2019 - Il ristorante Vitello d’Oro, il più antico della città di Udine (dal 1849), ubicato nel pieno centro storico adiacente al vecchio mercato del pesce e attraversato dalla vecchia cinta muraria della città.
Una cucina di altissimo livello, riconosciuta in tutta la regione e oltre.
La volontà dei proprietari, quella di indossare un “abito” che meglio rappresenti la qualità del servizio e di una cucina, una tradizione ma sempre più orientata all’innovazione: «Sono due anni che pensiamo di rinnovare gli interni – raccontano i fratelli Massimiliano e Gianluca Sabinot, rispettivamente chef e maitre. Siamo un punto di riferimento della ristorazione in città e non solo, la nostra clientela è cosmopolita ed esigente, abituata a girare i migliori ristoranti del mondo: per questo vogliamo essere più contemporanei, puntare alla massima qualità non solo nel menù, ma anche nell’ambiente in cui accogliamo le persone». 

Da questi presupposti ha inizio lo studio e il progetto di Visual Display, con un’idea molto precisa in mente: la sfida di creare all’interno del locale un’atmosfera accogliente e glamour allo stesso tempo, contemporanea, ma nel rispetto della storia e dei tratti caratteristici del luogo. Un ambiente che potesse connettersi anche con una clientela nuova, più dinamica e internazionale, e con le nuove generazioni; ma senza deludere le aspettative e l’affezione dei clienti “storici” che lo frequentano da sempre.

Prima degli aspetti stilistici e poi tecnici – racconta Giorgio Di Bernardo, CEO di Visual Display – il progetto è iniziato analizzando con il cliente le dinamiche, i flussi e le esigenze della vita del ristorante, quali le gestualità che negli anni sono diventate riti e sicurezze sia per chi vi lavora che per gli ospiti. La progettazione è dunque iniziata dall’esperienza, lavorando con attenzione sulle funzioni a 360° al fine di garantire allo stesso tempo la qualità del lavoro, del servizio e del tempo. Indagando e creando opportunità nuove, evolvendo e migliorando le preesistenti. Immaginare la vita del ristorante e fissarla come progetto e obiettivo prima dello stile, questo è progettare l’esperienza.”


  Scheda progetto: Vitello d'Oro
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto
Alessandro Paderni /Studio Eye
Vedi Scheda Progetto


Consiglia questa notizia ai tuoi amici

ULTIME NEWS SU CASE & INTERNI
16.04.2024
Toni a contrasto e forme elementari in un'architettura valenciana del XX secolo
15.04.2024
In Brasile, una villa in cemento e vetro prende forma dal terreno
12.04.2024
Torno: la casa nella ‘Villa Plinianina’ sul Lago di Como
le altre news

  Scheda progetto:
VISUAL DISPLAY - Interior Architecture and Design

Vitello d'Oro

 NEWS CONCORSI
+18.04.2024
Iscrizioni al via per il 4° Reuse the Ruin
+08.04.2024
Premio Internazionale di Architettura Sacra 2024
+04.04.2024
Architettura del Paesaggio: al via l’ottavo City‘Scape Award
+02.04.2024
Narni realizza un monumento da dedicare al cinema
+25.03.2024
Sguardi Civici 2024: call di fotografia urbana
tutte le news concorsi +

Singular Configurator
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
� 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata