14/03/2013 - “Un terreno dalla forma allungata circondato da alberi di ulivo. Come può una casa sorgere dalla terra ed essere limitata a un tetto?” Sotto queste premesse è nato il Residence in Sikamino, dello studio greco Tense Architecture Network, che ha di recente ha ricevuto una nomination al Premio Europeo per l'Architettura Contemporanea, Mies van der Rohe 2013.
“La residenza è il tetto stesso” affermano i progettisti. “Un'unica grande copertura di 60 metri di lunghezza. Avvicinandosi al lotto, la si percepisce come una porzione leggermente elevata del terreno di fronte alle montagne lontane di Eubea. Può essere calpestata. Il tetto nasce dalla terra e in essa ritorna”.
La copertura è piantumata a verde: elicriso, drosanthemum, lavanda, gaura, timo. La forma del tetto è romboidale e lo spazio abitativo al di sotto è ubicato in posizione centrale, nel punto più largo, mentre la zona notte occupa i bordi. Un ulteriore livello, completamente interrato, è stato creato per far fronte alle necessità di spazio e di funzioni.
Il risultato è un guscio acuminato, delicatamente inserito fra gli alberi di ulivo.
Il risparmio energetico ottenuto dall'interramento e dalla copertura a verde è intensificato dallo sbalzo del tetto.
Il Residence Sykamino sembra essere “bifronte”: è delicato ma al tempo stesso non lo è. È integrato nel terreno, ma al contempo vi si oppone. Scompare, in parte, pur manifestando vigorosamente la sua forza.
“La sua fusione è 'consapevolmente' incompleta. Non è una costruzione camuffata da paesaggio. Si tratta di un edificio: la sua architettura dichiara volontariamente la sua presenza e, soprattutto, apertura”.
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