17/07/2012 - La Seacliff House è stata realizzata su un sito che gode di una vista spettacolare sull’oceano, sul parco naturale adiacente, sulla scogliera e sul promontorio sud di Sydney. Lo studio australiano Chris Elliott Architects, curatore del progetto, ha dovuto confrontarsi con una serie di problematiche legate al sito, che per quanto suggestivo, risulta soggetto a forti venti e temporali.
Si è deciso, pertanto, di optare per una soluzione progettuale in grado di assecondare peculiarità e limiti del luogo, tra cui la forma molto stretta e allungata del lotto. La costruzione si sviluppa in altezza per motivi di introspezione dall’esterno; tuttavia il piano terra si presenta concettualmente a mò di piattaforma trasparente, aperta verso il paesaggio e dotata di un nucleo compatto contenente una scalinata, i servizi, lavanderia e dispensa, senza che questo generi un impedimento visivo.
Il livello seminterrato è concepito come una sorta di grotta, che fonde insieme acqua, roccia e luce naturale, ricavato scavando e rimuovendo parte della roccia stessa. Il tema dell’acqua, invece, ricorre in più di un elemento e in più livelli attraverso l'uso di piscine, specchi e giochi d’acqua. Allo stesso modo intensi raggi di luce penetrano gli spazi interni come fossero fessure nella roccia.
Il livello destinato alla zona notte si configura come un blocco lineare e confortevole, con una molteplicità di aperture che lasciano intravedere l’esterno in funzione delle diverse combinazioni delle schermature interne.
La superficie esterna della residenza è scandita da una serie di aperture a forma di ‘cucchiaio’, che definiscono la singolarità dell'intervento, con la duplice funzione di far entrare la luce naturale e offrire viste esclusive sul panorama esterno.
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