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Iris Tondo

Cazzago San Martino: lega di rame e zinco per la pelle della scuola materna
Vince Studio Associato Dallavalle
Autore: rossella calabrese
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18/03/2010 – Si è concluso con la vittoria del team guidato dall’arch. Maurizio Dalla Valle (Studio Associato Dallavalle, Trento) e composto dai colleghi Michele Andreatta,  Daniele Cappelletti e Alessandro Dallavalle, il concorso di progettazione per la nuova scuola materna di Cazzago San Martino (BS) nel lotto comunale in via G. Bevilacqua. L’edificio consterà di 5 sezioni per la scuola materna e 2 per il micronido, refettorio, dormitori, cucina, spazi per il gioco.

Il titolo di secondo classificato nella competizione è spettato all’architetto madrileno Marcelo Ruiz, mentre il terzo premio è stato attribuito ex aequo al gruppo dei toscani Marco Caramante, Agostino Carpo e  Francesco Govi da Piombino (Li) ed al duo composto dai milanesi Giuseppina Rubini e Michele Agus.

“Il lotto, oltrepassando idealmente con lo sguardo la cortina di alberi che lo cinge a nord, si apre a terrazza sul paesaggio agricolo della Franciacorta. E proprio sulla base di questa caratteristica topografica che si genera il progetto: la qualità spaziale del lotto e la carenza di spazi pubblici nella zona ci hanno spinto a prediligere una disposizione dell’ edificio parzialmente interrata in modo da trasformare la copertura dell’ edificio, generalmente uno spazio di risulta, in uno spazio utile per la comunità, una piazza pubblica aperta sul paesaggio. In questo modo, si moltiplica la superficie utile del lotto offrendo a Cazzago un luogo di relazione che può avere una forte valenza sociale e identitaria, spiegano dal team vincitore, cui spetta un premio pari a 6mila euro.

Questa piazza è affiancata dagli unici due volumi emergenti dell’edificio: sul lato ovest una stecca che rappresenta l’ingresso della scuola materna e che dispone di una comoda rampa per raggiungere il piano inferiore, mentre sul lato est è presente un volume più basso che funge da lucernario per la mensa e gli spazi comuni. Questi due volumi sono concepiti come degli schermi che interagiscono con il paesaggio a cui fanno da cornice: il loro rivestimento con pannelli in lega di rame e zinco costituisce una vibrante trama che riflette i colori, le luci e le sfumature del paesaggio mutando aspetto al variare della luce. Inoltre filtrando la luce esterna permette una delicata illuminazione degli spazi interni evitando il surriscaldamento durante il periodo estivo.

La disposizione ribassata della scuola materna permette di ricreare uno spazio di gioco all’aperto più protetto poiché è posto ad un livello diverso rispetto alla strada. Inoltre la contiguità al terreno di due lati dell’ edificio garantisce una grande inerzia termica e un ottimo comfort ambientale grazie anche alla presenza di un’intercapedine ventilata che abbatte la trasmissione dell’umidità.

Il terreno rappresenta una sorgente di calore calda durante il periodo invernale e una sorgente di calore fredda durante i mesi estivi. Se opportunamente sfruttato, il terreno offre dunque un’importantissima risorsa a costo zero per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. In quest’ottica i pozzi di luce che si aprono nella piazza, dotati anche di vasche per la raccolta delle acque piovane per un loro riutilizzo, rappresentano dei veri e propri serbatoi di aria fresca durante l’estate.

Quest’aria fresca, messa in comunicazione con il resto dell’ edificio può innescare un sistema di ventilazione naturale, sfruttando anche l’effetto camino del lucernario che illumina le aule. Il raffrescamento passivo permette di disperdere il calore senza l’adozione di strumenti meccanici o il consumo di energia. L’utilizzo generalizzato degli impianti di condizionamento comporta infatti un incremento notevole dei consumi energetici e contribuisce in modo rilevante all’ aumento dell’ inquinamento atmosferico. Inoltre se si favorisce il ricircolo naturale dell’ aria, si impedisce l’ accumulo di sostanze inquinanti e dannose all’ interno dell’ edificio.

Durante il periodo invernale il lucernario che illumina zenitalmente le aule e che funge da parapetto della piazza pubblica, assieme ai volumi vetrati che emergono dalla piazza stessa, funziona come una serra solare che accumula il calore proveniente dai raggi solari contribuendo alla riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento”.


  Scheda progetto: Scuola Materna in via G. Bevilacqua
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Studio Associato Dallavalle

Scuola Materna in via G. Bevilacqua

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