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Design and Disability |
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THE PORTER GALLERY, V&A SOUTH KENSINGTON, CROMWELL ROAD LONDON, SW7 2RL, dal 07/06/2025 al 15/02/2026
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In esposizione fino al 15 febbraio 2026 al V&A South Kensington 'Design and Disability', la mostra che celebra la disabilità come identità e cultura attraverso l'architettura, il design, la moda e la fotografia. 170 oggetti divisi in tre sezioni raccontano i contributi radicali delle persone disabili all'arte dagli anni '40 a oggi, affermando l'importanza di integrare le loro esperienze e competenze nei processi di progettazione, in virtù di una equità e giustizia progettuale.
Progettata con un accesso integrato in ogni aspetto della mostra, Design and Disability ripensa ciò di cui una mostra ha bisogno per essere realmente accessibile. Comprende aree di autoregolazione e di riposo, posti a sedere aggiuntivi, è stata progettata tenendo conto dei principi dello spazio per sordi e presenta una serie di oggetti tattili, guide BSL, superfici e pavimenti tattili, per aiutare i visitatori non vedenti e ipovedenti a orientarsi.
“Questa mostra - ha affermato Natalie Kane, curatrice di Design and Disability - dimostra come le persone disabili siano gli esperti nelle nostre stesse vite e abbiano dato un contributo inestimabile al mondo progettato. Design and Disability si propone di onorare la vita dei disabili impegnandosi nella pratica creativa, presentando una forte cultura del fare che è sempre stata centrale nell'identità dei disabili. Mettere insieme questo spettacolo è un atto di gioia e resistenza.”
La mostra esplora anche la ricca storia dei designer disabili che sfidano l'abilismo nel settore del progetto, nonché dei professionisti che lavorano oggi per ‘hackerare’ il design preesistente e renderlo più utilizzabile. Design commerciali leader del settore, come il primo controller Xbox adattivo al mondo realizzato commercialmente da Microsoft e i prototipi originali degli OXO Good Grips proposti da Betsey e Sam Farber con Smart Design, sono esposti insieme a oggetti fai da te realizzati in casa e fanzine prodotte da collettivi digitali, sfidando le nostre idee sul concetto ‘designer’ per la società.
Prima sezione: 'Visibility'
La prima sezione della mostra, Visibilità, esplora il modo in cui i creatori disabili visualizzano ed esprimono la propria identità attraverso la moda, la fotografia, le dimostrazioni, il design grafico e la cultura delle fanzine. Tra i pezzi forti, l'ensemble ipervisivo dello stilista e attivista Sky Cubacub, che include il capo adattivo e di affermazione di genere Rebirth Garments Binder, abbinato all'abito Dragon Scale Head Dress che funge da coperta appesantita indossabile; un costume da carnevale di Notting Hill cucito a mano, ispirato a La nascita di Venere di Sandro Botticelli di Maya Scarlette, una stilista affetta da ectrodattilia.
Tra i ritratti fotografici c'è ‘First Swim after Rebirth’ di Marvel Harris, un gioioso autoritratto scattato dopo un intervento chirurgico di affermazione di genere. In mostra anche un ritratto realizzato da Scallywag Fox dell'artista Davina Starr, membro del Drag Syndrome Collective, il primo gruppo drag al mondo composto da drag queen e drag king con sindrome di Down.
Sono esposti esempi di come la disabilità è stata rappresentata negli editoriali e nei media, oltre ad esempi di abbigliamento adattivo di marchi globali tra cui Adaptive Crocs (2022) e Nike Adaptive Trainer (2021). Il potere delle comunità digitali e dal basso viene celebrato attraverso l'esposizione di grafica e tipografia, tra cui fanzine come Able Zine, una fanzine che mira ad aumentare la rappresentanza dei creativi disabili e malati cronici, e Bed Zine, che esplora i sentimenti complessi che le persone disabili provano nei confronti dei letti.
Dysfluent Magazine utilizza il design tipografico di Conor Foran per rappresentare il modo in cui parlano le persone che balbettano, destigmatizzando la balbuzie e prendendone attivamente orgoglio. Derivato dalla parola ‘disfluenza', che significa interruzione del flusso del parlato, il carattere tipografico ripete o allunga le forme delle lettere, conferendo alla balbuzie una propria identità visiva.
Seconda Sezione: 'Tools'
La seconda sezione esplora la creatività delle persone disabili nell'adattare e sovvertire oggetti sistenti per soddisfare una maggiore diversità di esigenze di accesso. Questa sezione sfida il modo in cui la società vede le persone disabili come utenti passivi del design, concentrandosi invece sulla loro invenzione, rottura, adattamento e ‘hacking’ del mondo progettato per se stesse. I progetti presentati mostrano il modo in cui le comunità disabili creano reti di progettazione e lavorano insieme, in modo collaborativo o individuale, per creare cose nuove.
In mostra c'è la tastiera Touchstream di Wayne Westerman e Fingerworks (2005), una tecnologia che ha rivoluzionato l'industria tecnologica ed è stata successivamente utilizzata nell'iPhone 1. Progettato per alleviare il forte dolore alla mano, il touchpad sostituisce una tastiera tradizionale, utilizzando sensori per tracciare i movimenti. Altri esempi di strumenti includono il controller Xbox adattivo di Microsoft, il primo del suo genere progettato e prodotto su larga scala, nonché una selezione di protesi modificate tra cui portaposate in silicone e porta eyeliner utilizzati a casa da Cindy Garni. Semplici, intelligenti e, in definitiva, più utili per Cindy della sua costosa mano robotica, queste protesi hanno sfidato e ampliato le nostre idee di ingegneria e sono state studiate e raccontate dal team di progettazione Engineering at Home.
La sezione Tools esamina anche la relazione tra design e disabilità in tutto il mondo. Sono esposte le fotografie scattate da Simon Way, che documentano Jaipur Foot, che realizza protesi gratuite per gambe, piedi e braccia per milioni di persone in tutta l'India, molte delle quali sono diventate disabili a causa delle mine antiuomo, della guerra, di malattie come la poliomielite o di incidenti ferroviari. Ogni protesi in gomma è progettata specificamente per i movimenti normali, consentendo di accovacciarsi, sedersi a gambe incrociate e camminare a piedi nudi, ed è realizzata a basso costo con parti facili ed economiche da sostituire.
Infine, mostra esempi di come i designer hanno creato narrazioni complesse e stratificate per illustrare i loro mondi. The Still Ill: Corona Diary ha registrato le esperienze di Monique Jackson in merito al Long Covid e all'ingiustizia medica; il progetto è stato disegnato a mano e pubblicato nell'arco di una serie di mesi su Instagram. Inoltre, Unpacking di Witch Beam è un videogioco che, giocando, svela una storia di omosessualità e malattie croniche.
Terza sezione: Living
L'ultima sezione esplora il modo in cui le persone disabili hanno immaginato i mondi in cui desiderano vivere attraverso il design, come hanno influenzato il cambiamento nell'ambiente che le circonda attraverso la protesta e, infine, come possono prosperare nella società odierna. Esplora il modo in cui le persone disabili hanno sostenuto l'accesso e il design attraverso interventi artistici e movimenti di solidarietà come l'Anti-Stairs Club di Finnegan Shannon e Camp Jened, un campo estivo per persone disabili a New York che è diventato fondamentale per il movimento per i diritti delle persone con disabilità.
Tra gli oggetti in evidenza in questa sezione c'è il McGonagle Reader, un dispositivo di voto audio-assistito che aiuta le persone non vedenti e ipovedenti a votare in modo indipendente, lanciato in alcune parti del Paese in tempo per le elezioni generali del Regno Unito del 2024. In mostra anche ‘Public S/Pacing’ Public S/Pacing di Helen Stratford, una coperta per il riposo da utilizzare negli spazi pubblici, che celebra il riposo e mette in luce i fallimenti della progettazione degli spazi pubblici nell'includere le persone disabili, sfidando i pregiudizi abilisti.
In questa sezione è esposta anche la Squeeze Chaise Longue, una poltrona reclinabile rossa sviluppata dall'artista Wendy Jacob. La sedia abbraccia chi si siede tra due braccioli in mohair rosso, offrendo un feedback sensoriale confortevole. Wendy è stata ispirata a creare l'opera insieme all'animalista e agronomo autistico Temple Grandin, inventore della "Hug Machine", che si è occupato del design. La forma lussuosa della chaise longue sovverte l'estetica medica convenzionale e sobria.
Il finale di questa sezione è una zona di decompressione appositamente progettata, per l'autoregolazione, la riflessione e il riposo. L'area comprende comode sedute, una collezione di oggetti progettati da terapisti occupazionali, molti dei quali disabili, per adattare progetti, libri e oggetti esistenti, nonché un'installazione dell'artista Seo Hye Lee, [sound of subtitles], che utilizza sottotitoli creativi ed emotivi per reimmaginare i film d'archivio. |
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www.vam.ac.uk/exhibitions/design-and-disability |
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