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Mario Bellini disegna una ‘cometa’ per Milano
Presentato il MIC, il centro congressi più grande d’Europa
Autore: roberta dragone
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20/11/2008 - Entro il 2011 sorgerà a Milano una “cometa” disegnata dalla matita di Mario Bellini. Si tratta del MIC - Milano Convention Center, il futuro landmark urbano del capoluogo lombardo destinato a diventare il centro congressi più grande d’Europa. Il progetto, ufficialmente presentato il 14 novembre scorso, prevede la rifunzionalizzazione dei padiglioni 5 e 6 del Portello e la fusione con l’attuale MIC, ad essi adiacente.
 
“Capita molto raramente a un architetto – commenta Mario Bellini – di poter dare una seconda vita ad una sua creatura. Il complesso espositivo del Portello – che ho realizzato tra il 1993 e il 1997 – rischiava, dopo soli undici anni, di finire come un pezzo destinato all’archeologia industriale. E invece no. Con un complesso intervento di “chirurgia industriale” oggi è già protagonista dell‘Expo 2015”.
 
Il nuovo centro congressi offrirà 18mila posti a sedere, 1 auditorium da 1.500 persone, 1 plenaria da 4.500 posti totali, 73 sale modulari da 20 a 2mila posti, 54mila mq espositivi a supporto.
La struttura si affaccerà sull’area City Life come “uno sciame di raggi luminescenti che si staccano, ondeggiando dal nucleo più denso della testata fino a formare una coda lunga 200 metri”. Bellini l’ha immaginato come una cometa la cui estensione orizzontale gareggia con l’altezza dei grattacieli di City Life.
 
“Un innesto di corpi metallici e vetrati – tre affusolati foyer a livelli diversi – con spettacolari viste a 180 gradi sul cuore di City Life stravolgono e concludono la vecchia testata fino ad ora rimasta incompiuta. Un grande volume squadrato escresce e violenta la copertura attuale, mentre un inatteso asteroide-auditorium galleggia a fianco su una corona di colonne preesistenti”.
 
“Un vero e proprio terremoto volumetrico che ha richiesto e generato la sintesi risolutiva: l’invenzione di una cometa aerea e argentea che sormonta e abbraccia la nuova testata, assieme con parte dei fianchi e della copertura dell’edificio. E lo trasforma in una creatura nuova, insolita eppure ancora coerente con l’intero complesso”.
 
L’audace architettura proposta da Bellini farà del Portello la porta di una nuova area di Milano aperta verso l’Expo e il quartiere espositivo di Fieramilanorho: 800 metri di pergolato urbano in coincidenza con il “raggio verde” che collegherà il centro città con l’area Expo e, più da vicino, l’isola verde di City Life con quella del nuovo quartiere “Portello Nord”.
 
“Un sorprendente percorso perdonale e ciclabile senza interruzioni – prosegue Bellini – un catalizzatore di attività diverse, favorito anche dallo stato di grazia di quel rigoglioso pergolato, da me tanto voluto quindici anni fa”.

La cometa è concepita come combinazione di 8mila metri di raggi luminescenti (lunghi fino a 200 metri) che si staccano, ondeggiando, da un nucleo più denso fino a formare una coda.
Ciascun raggio è formato da 4 nastri, affiancati, profilati in alluminio ultrasottile, anodizzato color argento, e microforato (che rende ulteriormente leggera e semitrasparente l’intera struttura).
Ogni raggio è sostenuto da leggere strutture reticolari tridimensionali in acciaio, al centro delle quali corrono 8mila metri di luce canalizzata prodotta da sorgenti luminose di Led a basso consumo (solo 1 watt per metro).

Lungo ogni nastro profilato è possibile inserire un pannello fotovoltaico (a strati sottili in silicio amorfo), sensibile alla luce anche in assenza di sole, come capita spesso a Milano.
Ogni metro può produrre 25 Watt. In teoria, se si rivestisse l’intera Cometa di pannelli fotovoltaici, si potrebbero produrre 800mila Watt (il contatore medio di una famiglia ha la potenza di 3mila Watt).
Ma per rendere luminosa la Cometa, a costo zero, sarà sufficiente installare 400 metri di pannelli fotovoltaici.

  Scheda progetto: MiCo - Milano Convention Center
Raffaele Cipolletta, courtesy Mario Bellini Architects
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Raffaele Cipolletta, courtesy Mario Bellini Architects
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Raffaele Cipolletta, courtesy Mario Bellini Architects
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Raffaele Cipolletta, courtesy Mario Bellini Architects
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