14/11/2017 - È in corso a Bologna, fino al 19 novembre, la terza edizione della Biennale Foto/Industria, la rassegna diffusa fra 13 sedi storiche del centro cittadino e al MAST.
Quali sono le sfide e come evolve il mondo del lavoro e della produzione?
Questa la riflessione principale cui si rivolge il festival promosso dalla Fondazione Mast in collaborazione con il Comune di Bologna e sotto la direzione di François Hébel.
14 le mostre, che ruotano, in particolare, attorno ai temi dell’identità e dell’illusione. Al MAST, Thomas Ruff, racconta attraverso le sue immagini macchine, energie, utensili, lavoratori e prototipi. Diversi i paesaggi pesantemente trasformati dall’industria di Josef Koudelka, il maestro della fotografia che immortalò come pochi l’invasione di Praga da parte dei carri armati russi nel 1968. Sono suoi gli 40 scatti esposti al Museo Archeologico in un formato di circa tre metri di larghezza.
Luoghi votati all’industria ma abbandonati, quelli immortalati al Museo della Musica da John Myers in quella regione dell’Inghilterra soprannominata come black country che un tempo trainava la metalmeccanica e oggi assiste alla fine della manifattura con la riconversione dei vecchi impianti in magazzini per la logistica e la vendita al dettaglio.
Realizzati su commissione gli scatti di Lee Friedlander alla Fondazione del Monte: immagini ironiche e intense, testimonianza dei processi e dei rapporti lavorativi.
Non sono da meno, gli italiani Michele Borzoni a Palazzo Pepoli Campogrande, che definisce un quadro composito dell’attuale panorama del lavoro in Italia. Mimmo Jodice racconta Gli anni militanti nell’Oratorio di Santa Maria della Vita, affrontando il delicato tema del lavoro minorile nell’Italia degli anni Settanta; mentre Carlo Valsecchiall’Ex Ospedale dei Bastardini, offre un reportage sullo stabilimento costruito a Bologna per la fabbricazione dell’Iqos.
A corredo della mostra diffusa un ricco programma di incontri e visite guidate con gli artisti, tavole rotonde con grandi personaggi dell’attualita` come il premio Nobel Joseph Stieglitz e del mondo della fotografia contemporanea, performance teatrali e concerti e workshop.
|