Se il lavoro diventa smart, la casa si trasforma in ufficio. Idee e ispirazioni per organizzare la workstation domestica tra soggiorno e camera da letto
19/03/2021 - Home sweet office. Che sia per scelta professionale o, come da un anno a questa parte, per pura necessità, l’homeworking è entrato a gran voce nella nostra quotidianità coinvolgendo inevitabilmente la dimensione dello spazio domestico. Come creare l'angolo studio in casa?
Solo un anno fa iniziavamo a domandarci quali fossero gli arredi indispensabili per allestire un angolo di lavoro in casa. Tra postazioni improvvisate sul tavolo da pranzo e sedute occasionali, a dare direttive era la speranza della temporaneità. Adesso che l’emergenza sanitaria continua a confinarci e lo studio si è trasformato nella stanza “mai più senza”, ricreare uno spazio adatto al lavoro tra le mura domestiche diventa sempre più importante.
Dalla scrivania su misura al piano a scomparsa, dal divisorio a giorno alla stanza “tutta per sé”. Ecco qualche esempio per organizzare la workstation domestica con creatività e nuovo pragmatismo.
L’angolo studio nella nicchia
Nicchie e pareti angolari sono una risorsa preziosa. Basta una rientranza nel perimetro per trasformare in angolo funzionale anche il cantuccio più dimenticato. Scrivania, seduta e la giusta illuminazione. Pochi elementi come per questo appartamento a Vilnius, dove YLC studio ha scelto lo scrittoio in acciaio e cuoio Calamo e l’iconico sgabello Mezzadro di Zanotta.
L’angolo studio nella zona di passaggio
Corridoi e disimpegni possono offrire spunti per allestire un home office di tutto rispetto. Nell’intervento di ristrutturazione di Casa K, gli architetti Giuseppe Gurrieri e Giulia Filetti hanno valorizzato una zona di passaggio ritagliando un angolo lettura a ridosso della parete. Discreto e privato, lo spazio pensa fuori dagli schemi, restando comunque congeniale al passaggio.
L’angolo studio a scomparsa
Piani a ribalta, tavoli estraibili, arredi multitasking e soluzioni trasformiste. Nascondere l’ufficio domestico al termine delle ore lavorative può diventare un gesto fondamentale per imparare a staccare e riuscire a separare casa e lavoro.
Per l’appartamento meneghino di Via Archimede il duo di architetti casatibuonsante ha ricavato un piccolo studiolo a scomparsa dalla parete attrezzata su misura, vera spina dorsale del progetto. L’iconica lampadina di Flos accende l’attenzione.
Funzionali, divertenti e inaspettati. Gli arredi trasformabili Clei puntano all’home office dinamico, dalla zona notte all’angolo ufficio. La parete attrezzata Penelope 2 Board, il tavolo estraibile App e i sistemi a ribalta Wally e Girò sono solo alcune delle soluzioni che permettono di guadagnare centimetri preziosi e occupare spazio solo quando serve.
Un volume compatto, monolitico, facilmente posizionabile in salotto o all’ingresso, o in una stanza dedicata: lo scrittoio in legno con ante a ribalta di Lagosi trasforma con un semplice gesto da madia a scrivania.
Scrivania, libreria, charging station e molto altro. Un’ulteriore risposta all’esigenza di flessibilità è fornita dal sistema Hella di True Design.
Home office integrato nella stanza
La workstation può insediarsi in un angolo della zona living, in continuità con la composizione giorno. Un esempio è l’open space dell’appartamento a Breslavia progettato dallo studio Kohlrabi. Il piano di lavoro confluisce nella libreria a giorno, sfruttata come divisorio verde.
In alternativa, la postazione può essere inserita come semplice elemento d’arredo occupando spazi liminali in prossimità di balconi o affacci esterni. È il caso dell’appartamento Wardour di Londra progettato da Design Haus Liberty.
Anche la parete attrezzata può diventare l’occasione giusta per integrare lo spazio di lavoro. Cluster di coordinamento e fulcro del progetto, il sistema total wood del progetto di ZOOCO estudio ospita scrivania e mensole, e allo stesso tempo definisce gli altri ambienti della casa.
Il fascino dello scrittoio
Smart working e lavoro agile riportano in auge il fascino perduto degli scrittoi, arredi consacrati alla scrittura (come suggerisce il nome stesso) e progettati per accogliere momenti di concentrazione. Classico, ma profondamente versatile, lo scrittoio è tra gli arredi più fluidi nell’allestimento di uno spazio dedicato all’home office.
In questo appartamento di Bucarest, lo studio di architettura Jooca gioca sul contrasto materico tra metallo e legno per tutti gli arredi della workstation, scrittoio incluso.
Lo scrittoio Allegory Desk di GTV è stato pensato da Gamfratesi come piano d’appoggio ideale per l’home office. L’intreccio a maglia larga in paglia di Vienna, materiale d’elezione, suggerisce un utilizzo insolito del disco: da estetico a funzionale, consente di agganciare alla sua trama complementi aggiuntivi e promemoria.
Minimal, retrò, rigorosi o multitasking. Gli scrittoiLiving Divani entrano in casa in punta di piedi grazie a linee grafiche, silhouette sottili e armoniose combinazioni materiche.
Angolo studio verde
In casa come in ufficio, il verde ci aiuta a lavorare meglio, favorisce la concentrazione e dona benessere. Se una piantina a portata di scrivania può ridurre lo stress, anche in tempi di home office, una giungla domestica può trasformarsi in vero mezzo di ossigenazione.
Sottile, dinamico e flessibile, il portavaso Albero disegnato Achille Castiglioni per Zanotta ridisegna un piccolo bosco verticale domestico, mentre l’iconico scrittoio Cavour, omaggio a Carlo Mollino, si immerge mimetizzando il suo carattere scultoreo. Simbolica e allusiva, la stampa serigrafica di Enzo Mari per Danese si affaccia silenziosamente sulla parete.
L’angolo studio in camera da letto
Se si sfruttano gli spazi in maniera intelligente, la workstation temporanea può trovare spazio anche in camera da letto. Per questo complesso di residenze, lo studio Raca Architekci integra lo spazio di lavoro in un sistema per contenere oggetti e indumenti.
L’angolo studio sul soppalco
Per chi predilige veri e propri spazi per il raccoglimento, il soppalco si presta ad epurare tutti gli stimoli visivi, favorendo la concentrazione.
In questo studio di Londra progettato da Fraher & Findlay lo spazio di lavoro gode dei benefici della luce zenitale e di un total wood accogliente e rilassante.
Per la ristrutturazione di un appartamento di Milano, lo studio ITCH gioca sulla definizione del collegamento verticale come elemento di arredo. Ai tubolari d’acciaio sono agganciati piani in legno utili alla realizzazione dello spazio di lavoro.
Il piano di lavoro che arreda
Minimale e multifunzione, l’estensione del piano d’appoggio è una soluzione progettuale che permette di ricavare il piano di lavoro e arredare al tempo stesso l’intera parete. Per questo appartamento a Lubiana, lo studio Arhitektura d.o.o. ha scelto una soluzione su misura che punta sui toni caldi del legno.
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