Con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artigianale italiano attraverso una piattaforma e-commerce dedicata, la produzione fangoRosa include rivestimenti in cotto umbro, marmo di Carrara, ceramica di Grottaglie, cementine e mattonelle in calcestruzzo. Come spiega Gianluca Perrone, founder del brand, “scoprire l’artigiano e come lavora, ascoltare quali sono le caratteristiche del prodotto, la cultura e le materie che usa e vederne poi una crescita, una trasformazione che conservi la tradizione: da qui parte il progetto fangoRosa”. 

 

In un dialogo cromatico e concettuale tra la materia e la sua ambientazione, AVANGUARDIE si ispira nella sua rappresentazione agli stilemi dell’espressività artistica italiana dell’ultimo secolo. 

 

Il cotto umbro adagiato in una natura morta morandiana, il riflesso del cotto smaltato nel dinamismo grafico di Fortunato Depero, il candore del cemento nell’opera di Alberto Burri, la fumosa città in calcestruzzo di Mario Sironi, la lucentezza della ceramica nel silenzio metafisico di Giorgio De Chirico, le venature del marmo nell’atelier di Lucio Fontana: in una sintesi tra contemporaneità e tradizione, tra artigianalità e ricerca, le composizioni ispirate alle avanguardie artistiche del Novecento italiano narrano il rapporto tra materia e forma che contraddistingue la ricerca fangoRosa.

 

Ogni materiale esprime un immaginario di suggestioni e narra molteplici racconti legati alla storia e alle tradizioni. 

 

Il cotto smaltato abita un ambiente futurista caratterizzato da giochi di forme e colori ispirati a Fortunato Depero. Attraverso la smaltatura, la matericità del cotto splende di una nuova lucentezza che concorre al dinamismo dei volumi e alle tonalità accese e riflettenti della scena.

La natura morta dell’artista bolognese Giorgio Morandi suggerisce la plasticità, la luce, le cromie pastello delle forme di cotto umbro all’interno della composizione. L’intimità dell’atmosfera, la superficie opaca e discontinua di un composto dalla storia antichissima, che affonda le sue radici in Mesopotamia, i colori tenui e terrosi coinvolgono la percezione e fanno affiorare nello spettatore la memoria di oggetti e spazi quotidiani.

Il monumentale Cretto di Alberto Burri, composto da enormi e monolitiche colate di cemento, si impone sullo sfondo della scenografia dedicata a questo materiale. I colori e le sfumature riprendono lo stesso paesaggio siciliano in cui l’opera si trova e da cui proviene la produzione del cemento fangoRosa, che unisce concretezza e decoro.

Il calcestruzzo è un elemento contemporaneo che si evolve dalla tradizione del cemento diventando portavoce della città nella sua modernità. Il lirismo urbano di Mario Sironi rappresenta un ideale teatro su cui mettere in scena la metamorfosi di un materiale da costruzione in un componente dalla propria identità decorativa.

La ceramica di Grottaglie amplia la produzione fangoRosa: nella tipica colorazione gialla e verde, è qui al centro di un quadro metafisico ispirato alle silenziose vedute di Giorgio De Chirico. La lucentezza della superficie risalta sullo sfondo rigoroso e sull'alternanza di luci e ombre create dagli iconici portici.

Infine, l’atelier di un artista che fa del gesto, scultoreo e dinamico, il tratto distintivo della sua poetica è il luogo in cui l’essenziale durezza tipica del marmo - bianco di Carrara, Verde Alpi, Botticino e Valdiglio - contrasta dialetticamente con la flessibilità delle tele tagliate di Lucio Fontana.

Curato da Giorgio Di Noto, Avanguardie fa parte di fangoRosa Tales, una serie di racconti visivi e progettuali in cui la materia si esprime in diverse declinazioni espressive.