20/04/2020 - Emergenza Coronavirus. Inizialmente lo si leggeva come un pericolo lontano e si guardava alla Cina come l’unico paese a poter essere colpito. Subito dopo viene, però, coinvolta l’Italia, da subito gravemente...e adesso tutto il mondo è in emergenza.
In questo periodo di lockdown e di lavoro da casa, abbiamo chiesto a Massimo, Andrea e Claudio Pierattelli di Pierattelli Architetture come stiano affrontando questo momento storico, non solo dal punto di vista professionale.
Come credete che il nostro paese stia affrontando questo momento? Quali sono a vs avviso le prospettive? Avete dei suggerimenti da dare alle istituzioni? Crediamo che questo momento sia affrontato molto bene come comunità, peggio dal punto di vista del singolo. Il rispetto nelle istituzioni è troppo basso e questo porta alcune persone a sentirsi al di sopra del sistema e a trasgredire le regole a discapito del bene di tutti. Dobbiamo cambiare prospettiva e forse quello che sta accadendo ci aiuterà a farlo.
Come state vivendo personalmente il Lockdown? Riflessivamente... nonostante il lavoro da fare sia comunque rimasto, farlo da casa ci aiuta ad avere più tempo per riflettere sia in ambito lavorativo sia personale. Alcune idee interessanti potrebbero proprio essere frutto dell' #iorestoacasa
Come avete organizzato lo spazio di lavoro? Abbiamo trasformato le scrivanie in postazioni di lavoro, con tanta carta, qualche lapis, taccuino, pennino e ovviamente l'immancabile PC
Come impiegate il vostro tempo quando non lavorate? Ci dedichiamo alla casa, cuciniamo (forse anche troppo!), riordiniamo… è l’occasione buona per sistemare le vecchie foto, ascoltare dischi dimenticati da tempo.
E poi facciamo lunghe videochiamate con amici e parenti.
Quale libro state leggendo? In questo periodo ci stiamo dedicando a leggere approfonditamente le riviste di settore, rigorosamente cartacee, cercando di mantenerci aperti e ricettivi agli stimoli. Stiamo approfondendo anche il punto di vista di Marco Montemagno sull'imprenditoria 2.0 con il libro Lavorability.
Quali sono le vostre speranze? La speranza è che non torni tutto come prima, dobbiamo cambiare il nostro rapporto col mondo che ci circonda, dal cibo alla natura, al prossimo. Ci auguriamo che questo lungo periodo di introspezione personale sia d'aiuto a molti come lo è per noi...
Avete dei suggerimenti da dare a colleghi e non? La tecnologia oggi aiuta a renderci più facile la vita, sfruttiamola senza perdere la componente più importante, quella umana.
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