04/12/2019 - Tutti insieme, uniti, a favore di una giusta causa. Con questo spirito Deanna Comellini, designer di G.T.Design è stata presente alla seconda edizione di MarkeTeam, il progetto ideato e promosso da Adriana Fortunato, Barbara Vergnano e Caterina Fumagalli che ha coinvolto tutta via Maroncelli per sostenere, attraverso il contributo di creativi, galleristi, antiquari, designers e imprenditori, il Centro S. Antonio, dedito all’accoglienza di persone in difficoltà e gestito con passione dai Frati Minori Francescani coordinati da Frà Carlo.
L’iniziativa ha previsto, oltre a workshop e talks, anche una mostra di “Upcycling Design” e il “Charity Premium Market”, con una selezione di prodotti di nicchia e oggetti provenienti dal Centro Sant’Antonio, rivisitati in chiave contemporanea da creativi, makers, artisti e studenti che hanno aderito al progetto.
Deanna Comellini, art director di G.T.Design: “Siamo stati entusiasti di supportare quest’iniziativa. Il tema del riutilizzo e del rispetto dell’ambiente è da sempre uno dei punti fondamentali della nostra filosofia. La natura è una delle mie principali fonti d’ispirazione nella creazione di un nuovo progetto e il rispettarla fa parte del processo creativo stesso. Tanto per fare un esempio concreto, dieci anni fa abbiamo acquistato un terreno dove abbiamo piantato 1000 alberi. Oggi ne è nato un bosco, un piccolo polmone della nostra città con specie di animali e di uccelli che non si vedevano da tempo. Un luogo speciale, a cui mi sono ispirata anche nella creazione della mia ultima collezione Moving Forest, un inno alla natura e alla sua forza.”
In occasione dell’evento, che si è svolto presso lo Spazio EDIT in via Maroncelli a Milano, sono stati esposti tre tappeti della collezione Campi di Gravità. “Una collezione di pezzi unici realizzati in serie limitata”, prosegue la designer Deanna Comellini, “frutto di una mia personale ricerca che dal design mi ha portata alla riflessione artistica, ambito in cui mi sono formata.”
In Campi di Gravità tutto avviene e appare tramite i contrasti. L’esplorazione del potere evocativo del colore e della materia ha infatti guidato la designer verso uno scenario di indagine personale e intima, in cui i segni rimandano a significati profondi, in evoluzione con la nostra percezione. Sono nati concetti dalla straordinaria forza espressiva che, a loro volta, formano sistemi di gravità ed emozione. È un percorso alla ricerca di forme simboliche: la luce è tormentata dalla fuga dei rossi, le terre si arrossano di lava, si sprofonda nei toni violacei, per poi riassaporare come in una tela astratta i sereni equilibri di un paesaggio notturno, ceruleo e silenzioso.
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