13/04/2018 - agrAir, l’installazione proposta da Piuarch in piazza Castello per il programma Inhabits alla Milano Design Week 2018, si divide tra due anime ed un nome, per rendere omaggiom alla concretezza della terra.
Due anime e due elementi che si intrecciano armonicamente per rivelare quello che dovrebbe essere la vita nei prossimi decenni in un qualsiasi contesto urbano.
Quali sono i requisiti ha l’architettura che migliora la città? E che stimola la responsabilità individuale con l’obiettivo di una crescita collettiva?
Il progetto di Piuarch nasce con l’idea di illustrare quei valori capaci di promuovere, nella loro reciproca interazione, la qualità ambientale: leggerezza, luminosità, consumo attento delle risorse ed economicità, dissoluzione dei confini tra interni ed esterni, tra spazi artificiali e naturali, recupero del verde e dell’agricoltura nel tessuto consolidato.
Parallela al basamento verde, una folla di gonfiabili trasparenti ondeggia dolcemente per effetto del movimento dell’aria.
È una nuvola di palloncini dalla forma di prisma, composti di una sottilissima pellicola riciclabile e distribuiti a quote differenti tra i 2,5 e i 6 metri; sono trattenuti da fili di nylon e creano riflessi cangianti durante il giorno, quando la luce di aprile aumenta l’esperienza fenomenologica dei primi giorni di primavera; di notte invece, l’illuminazione artificiale ne accentua ulteriormente il carattere evanescente e li tramuta in iconiche lanterne fluttuanti.
La composizione eterea è metafora del bosco ma anche della stessa città ed esprime identità, versatilità, luminosità e leggerezza.
Tra i due layer orizzontali, sono infine tracciate le connessioni: le aste di vetro acrilico accolgono rampicanti che si protendono verso i palloncini e sanciscono il legame indissolubile tra naturale e artificiale. Un legame che non deve avere margini netti ma piuttosto occasioni d’integrazione continua, per migliorare i termini dell’abitare.
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