Gianni Berengo Gardin
08/01/2013 - Prende sempre più forma il progetto della Città della salute e della ricerca, la più grande iniziativa sanitaria italiana, che sorgerà nel cuore dell'immensa area Falck di Sesto San Giovanni, avviata a una profonda opera di riqualificazione studiata da Renzo Piano.
Il progetto architettonico, di Infrastrutture Lombarde, è stato presentato "sul campo" lo scorso 18 dicembre, sotto il suggestivo scheletro d'acciaio del vecchio laminatoio, proprio accanto al posto - 205.000 metri quadrati - dove sorgerà la nuova realtà frutto della riunione dell'Istituto Neurologico Besta e dell'Istituto dei Tumori.
Significato e dimensioni di questa opera sanitaria sono state illustrate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni; modalità e valore del suo inserimento dentro l'area sono stati spiegati dallo stesso Renzo Piano. Intervenuti anche il sindaco di Sesto, Monica Chittò, i presidenti dei due Istituti, Alberto Guglielmo (Besta) e Giovanni De Leo (Tumori). "La costruzione dei nuovi edifici - ha sottolineato Formigoni - consentirà di mettere a disposizione di tutti i cittadini strutture modernissime e funzionali orientate alla ricerca, all'assistenza sanitaria e alla didattica, secondo i più elevati standard mondiali".
I posti letto saranno pari a quelli attuali (660); il costo 450 milioni, di cui 330 a carico di Regione Lombardia, 40 dallo Stato e 80 da altre fonti ("cifre già decise, programmate e garantite", ha sottolineato Formigoni). E' imminente - come ha annunciato il sindaco Monica Chittò - la firma della convenzione urbanistica con Sesto Immobiliare per il passaggio di proprietà dell'area, e di conseguenza l'intesa Comune di Sesto-Regione Lombardia per il passaggio a quest'ultima dell'area bonificata. Può dunque partire - a gennaio - l'avvio delle procedure di gara. I tempi tecnici considerati nel cronoprogramma segnano queste tappe: 2014 fine bonifica e avvio del cantiere, 2017 fine lavori, 2018 collaudo e trasloco.
"Si formerà - ha detto ancora Formigoni - un polo sanitario pubblico di eccellenza per le patologie neurologiche e oncologiche". L'integrazione tra i due istituti consentirà di implementare sperimentazioni tecnologiche avanzate: la piastra di diagnosi e cura, che sarà tra le più grandi nel nostro Paese, i laboratori di ricerca traslazionale, i blocchi interventistici. La ricerca clinica avanzata diventerà il fulcro di un vero e proprio distretto tecnologico. Sarà fondamentale il ruolo della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica e l'utilizzo della connessa piattaforma del Nerviano Medical Sciences, con la propria esperienza nel settore della ricerca pre-clinica e della farmaco-genomica".
La struttura si articolerà in 3 macroaree: ospedaliera (area interventistica e del paziente critico, area diagnostica e di terapia, area diurna); della ricerca e, infine, macroarea dei servizi generali. Ci saranno anche spazi dedicati all'accoglienza dei pazienti e dei loro parenti, fortemente necessari tenendo conto che già adesso oltre il 50% delle persone che si curano al Besta e ai Tumori viene da fuori regione.
Per Renzo Piano si tratta della piena attuazione del suo ospedale messo a punto con il prof. Umberto Veronesi: "il paziente al centro", quindi niente monoblocchi “inabitabili” ma una struttura articolata di soli tre piani, alta non più di 18 metri, e che quindi “sta nel verde”, fino ad esserne come compenetrata soprattutto per le aree di degenza. Il verde di cui parla Piano sono 400.000 metri quadrati, 10.000 alberi, è anche un orto-frutteto, come una piccola azienda agricola i cui prodotti potranno essere destinati alla tavola dei degenti. Tavola che a sua volta sarà collocata, in ogni stanza, non in un angolo contro il muro ma in una sorta di bowindow affacciato sul verde esterno. Un verde concepito come "metafora della guarigione". I tetti saranno a verde o a pannelli solari, per il risparmio energetico è prevista la certificazione Leed. E per l'accessibilità, nuova stazione sia treno e sia metro a 120 metri ("in una visione metropolitana Sesto è Milano", ha detto l'architetto. Insomma, ha sintetizzato Renzo Piano "sarà uno dei cantieri più belli della mia vita".
Fonte: Ufficio Stampa Regione Lombardia
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