17/08/2012 - Con una cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si è inaugurato a fine maggio Palazzo Branciforte, storico edificio nel cuore di Palermo, al termine di un importante progetto di restauro promosso dalla Fondazione Sicilia e firmato da Gae Aulenti.
Nel cinquecentesco Palazzo sono esposte la straordinaria collezione archeologica, ma anche le ceramiche, le maioliche, i francobolli, le monete e le sculture, che costituiscono i pilastri di un grande 'museo della memoria siciliana', che raccoglie gli aspetti e gli elementi artistico-culturali più interessanti dell’Isola, in un contesto architettonico di grande prestigio e funzionalità.
L’incarico di redigere il progetto per il restauro integrale di Palazzo Branciforte viene affidato a Gae Aulenti nel 2007 il cui progetto ha mirato a rendere lo storico edificio un prestigioso polo culturale aperto a tutti i cittadini e caratterizzato da spazi nuovi e dinamici destinati all’arte e alla cultura, attraverso un lavoro di recupero e di ripristino degli ambienti più rappresentativi dell’edificio, la cui superficie lorda è pari a 5.650 mq.
I restauri hanno consentito di ridare vita al Palazzo, ridonandogli la sua raffinata bellezza e creando al suo interno ambienti adeguati a diverse funzioni d'uso. Il tutto nel più assoluto rispetto delle originarie caratteristiche morfologiche e degli elementi architettonici più significativi. Uno degli obiettivi principali che ha guidato l'intero iter dei lavori di ripristino, è stato quello di rivalutare quegli importanti spazi architettonici che nei secoli avevano perso la loro originaria funzione: una piccola stradina interna, il cortile principale, la scuderia al piano terra.
Il progetto di riqualificazione architettonica predisposto dall’architetto Aulenti ha previsto l’insediamento all’interno del Palazzo di una serie di ambienti, tra cui una zona espositiva, un percorso museale, una biblioteca, una sala conferenze (Auditorium Branciforte), un ristorante, una scuola di cucina, spazi di rappresentanza e uffici per il personale.
Il restauro ha, dunque, consentito di ripristinare e valorizzare quegli spazi, stravolti a seguito delle vicende storiche e delle modificazioni subite in varie epoche: alcune modifiche al nucleo originario, dopo il primo ampliamento, furono apportate a partire dal 1801 quando il palazzo divenne sede del Monte di Santa Rosalia.
Le modifiche più evidenti e invasive furono effettuate qualche decennio più tardi, in seguito ad alcuni eventi accidentali che colpirono ripetutamente il palazzo: primo fra tutti, un incendio a seguito di un bombardamento nel 1848, che provocò il crollo di gran parte delle volte e delle solette interne. I lavori di consolidamento e ristrutturazione furono immediati, ma non tennero conto delle caratteristiche architettoniche dell’edificio. SI ricostruì la copertura a falde dell’edificio ma si decise di non ripristinare le solette tra il primo e secondo piano, creando degli ambienti a doppia altezza dove vennero collocate le grandi scaffalature in legno che ancora oggi caratterizzano l’ala orientale del palazzo.
L’attuale intervento di restauro compiuto dall’architetto Gae Aulenti è stato volto a valorizzare la natura intrinseca di Palazzo Branciforte, restituendo funzionalità a quegli spazi segnati dalle sue successive destinazioni. I lavori di ripristino hanno trasformato l’edificio in un luogo urbano nuovo, pur nel rispetto dell’aspetto originario, aperto a tutti e caratterizzato da spazi unici, rendendolo un punto di riferimento di primo piano nel panorama culturale siciliano e nazionale.
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