15/06/2012 - L’opera capolavoro dell’architetto Carlo Scarpa sarà protagonista della mostra ‘L’architettura può essere poesia?’, che si terrà presso il MAXXI Architettura da domani 16 giugno fino al prossimo 13 gennaio 2013. Disegni originali, prototipi e preziosi scatti del noto fotografo italiano Guido Guidi racconteranno al pubblico il lavoro svolto per la realizzazione della Tomba Brion a San Vito d’Altivole. La sezione dedicata ai disegni dell'architetto è stata curata da Guido Pietropoli, mentre la sezione fotografica da Francesca Fabiani.
La tomba di famiglia fu commissionata a Carlo Scarpa, in occasione della morte di Giuseppe Brion, dalla moglie Onorina che scelse un’area di 2200 metri quadrati nei pressi di Asolo, proprio accanto al cimitero comunale.
Il progetto fu avviato dall’architetto veneziano nel 1970 e condotto per quasi dieci anni con la produzione di un corpus di 2.212 tavole, 3 quaderni e moltissimi documenti, schizzi, modelli e studi, ciascuno dei quali costituisce un’opera unica.
Lo stesso Scarpa in occasione di una conferenza tenuta a Vienna nel 1976 da cui è tratto il titolo della mostra, spiega così il suo lavoro: “Vorrei spiegare questo lavoro che è piuttosto recente ed è una cosa molto strana, forse curiosa, che ritengo abbastanza buono, se loro permettono, e se [nel] tempo durerà, dovrebbe diventare ancora più buono, e dove ho cercato di mettere anche della fantasia poetica, per fare un certo tipo di architettura da cui forse emana un senso di poesia per ragioni di carattere formale [...]”.
Guido Guidi ha fotografato la Tomba Brion su incarico del CCA di Montréal: di oltre 600 scatti dell’architettura ne sarà esposta una selezione di 17, che meglio indagano le geometrie e le suggestioni evocate dal monumento funerario.
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