29/05/2012 - Il progetto del nuovo Centro per i Servizi Sociali di Mòstoles , a cura dello studio Dosmasunos Arquitectos, presentava due forti condizionamenti: in primo luogo, il fatto di dover ospitare numerosi spazi identici tra loro (un gran numero di uffici per una persona) e di edificare un grande fabbricato asettico i cui tratti non interferissero con il disegno stradale e l’orientamento del lotto. In secondo luogo la necessità di basare sul rispetto del paesaggio la relazione dell’architettura con l’ambiente circostante, ricorrendo, pertanto, alle tecniche tradizionali piuttosto che agli avanzati sistemi tecnologici.
L’edificio, situato nella terza città più grande della Spagna centrale, a Mòstoles, è realizzato rispettando il contesto urbano esistente in termini di allineamenti e di volumetrie e combinando, allo stesso tempo, diverse funzioni al fine di ottimizzare i percorsi interni alla struttura. Questo tipo di organizzazione dello spazio necessitava di un’opera dal volume compatto, garanzia di una manutenzione semplice e poco costosa.
Si riconducono a tre le fasi fondamentali del progetto dello studio Dosmasunos: durante una prima fase i progettisti hanno pensato di conferire grande luminosità ai volumi dell’edificio mediante l’estrusione delle masse e l’alternanza di pieni e vuoti, ottenendo degli spazi scoperti, funzionalmente versatili, in corrispondenza di differenti livelli e direzioni.
La seconda fase è costituita dall’inserimento di un volume indipendente, che comprende l’ingresso principale dell’edificio ed una hall polifunzionale, definendo l’immagine rappresentativa ed il nucleo fondamentale del centro servizi.
Con la terza ed ultima fase l’edificio è stato avvolto da un involucro leggero e flessibile, che funge da schermo termico e visivo, garantendo un’ampia visuale dall’interno e, contemporaneamente, filtrando l’introspezione dall’esterno.
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