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Gentle, Porro
16/05/2012 - Al Salone del Mobile 2012 Porro sceglie di stupire, superando la propria naturale tendenza all’astrazione per mettere in scena per la prima volta la propria “visione di casa”: uno spazio domestico reale e definito nei dettagli, un suggerimento concreto per chi aspira ad arredare il proprio habitat di vita all’insegna della spazialità raffinata, del segno minimale e dell’altissima qualità che contraddistinguono questo marchio.
Se la casa è il rifugio che ci accoglie dopo una giornata impegnativa, lo spazio che riflette il nostro spirito e le nostre passioni, attraverso i 3 sistemi per la zona giorno e notte della casa e per l’ufficio e i quasi 50 prodotti in collezione Porro è oggi in grado di creare delle ambientazioni complete, passando dalla sala da pranzo alla camera da letto, dall’area living alla zona studio, in cui pezzi di grande forza espressiva e valore progettuale – come la madia Inlay vincitrice del premio Best Domestic Design 2012 di Wallpaper, o il letto Shin scelto come miglior prodotto dagli Elle Decor International Award 12 – non vivono isolati, ma si integrano con armonia in uno scenario domestico dall’eleganza sussurrata, in cui vivere è estremamente piacevole.
“Home sweet home” è una casa curata da Porro nei particolari, fino alla scelta di lampade, oggetti di modernariato e tappeti: ovunque si respira il saper fare del marchio, ogni oggetto esposto parla allo stesso tempo di qualità artigianale e innovazione, di tecnologie invisibili e meccanismi celati alla vista, un dolce nido che lascia ampio spazio alle relazioni ed gli scambi tra i suoi abitanti.
Qui abitano i prodotti già a catalogo e le novità firmate da Piero Lissoni e le Front, le due voci che negli ultimi anni hanno saputo meglio esprimere ciascuno attraverso il loro stile personale la sensibilità spaziale del marchio, pezzi delicati e preziosi dove l’essenzialità del segno si sposa con una più evidente sensazione di comfort.
Maestre nell’arte di sorprendere, di distorcere la normale prospettiva attraverso l’uso di specchi e di immagini, le progettiste svedesi Front arrivate al 4° anno di collaborazione con Porro lavorano ora per completamento, per creare dei piccoli mondi all’interno del suo vasto catalogo. Il nuovo contenitore Chameleon è un volume magico che si apre su se stesso come nei gioco delle scatole cinesi, cambiando aspetto e svelando nuove finiture.
Da utilizzare come contenitore per la zona notte o la zona giorno, è infatti costituito da una cassa in legno di pero, un’essenza morbida dalla delicata colorazione rosea, personalizzata con cassetti e scaffali e rivestita da preziose fasce di pelle che, fungendo da cerniera, le permettono di ruotare e rivoltarsi come una valigia o un borsa, per modificarne il colore e il look – dal bianco al nero – a seconda del proprio umore.
Rubata da un racconto di fate, uscita dalle pagine di un libro per bambini, frutto di un sogno ad occhi aperti, la sedia Gentle reinterpreta invece l’archetipo della seduta attualizzandone le forme e purificandole. Se a prima vista appare come un filo continuo, un disegno effettuato senza mai alzare la matita dal foglio, in realtà nasconde un progetto complesso, che combina il metallo rivestito di morbida pelle delle gambe posteriori che continuano nell’arco dello schienale, al legno chiaro delle gambe anteriori che diventano poi i braccioli e sostegno per la schiena, in un sottile gioco degli opposti. Lo schienale molleggiato e l’imbottitura in pelle sulla seduta rendono questa seduta “gentile” al tatto oltre che alla vista, il tutto armonizzato in un effetto ottico bicolore dal tocco grafico e retrò, doppie tonalità proposte in accoppiate chic.
Piero Lissoni firma invece per Porro l’aggiornamento dei 3 sistemi, Modern, System e Storage, che ogni anno vengono ripensati aggiungendo nuove soluzioni tecniche, personalizzazioni interne, scelte di finitura.
Modern, il sistema di contenitori e piani d’appoggio per arredare la zona giorno, è quest’anno declinato in nuove composizioni free-standing compatte che liberano gli elementi di contenimento dal vincolo dell’appoggio a parete, una sorta di scultura da accostare al muro o utilizzare per dividere lo spazio.
Se per la sala da pranzo sono pensate le madie su piede “lama” con vani a giorno in hemlock tinto nero e chiusure in laccato bianco moon, per la zona living sono studiate nuove composizioni di volumi posizionati su una panca, un basamento comune rialzato su piedi lama che dona continuità visiva all’insieme di elementi. Tra essi, è studiata anche un pannello in legno per schermo al plasma che può ruotare regolando la posizione del televisore a seconda del punto di vista dello spettatore: una soluzione ideale come elemento separatore tra la sala da pranzo e l’area living, per guardare la televisione da entrambe le prospettive, comodamente sdraiati sul divano di fronte o piuttosto seduti a tavola sul retro.
System, il sistema modulabile caratterizzato dalle tipiche scaffalature a giorno che ne fanno un pezzo d’arredo indispensabile per la casa e per l’ambiente di lavoro, aggiunge quest’anno ai passi standard il nuovo modulo da 33 cm, il cui piacevole motivo di piccoli quadrati offre vani di dimensioni più contenute, più adatti per riporre libri e cd o per esporre oggetti. Il nuovo modulo da 33 cm e il modulo intermedio da 49,5 cm sono inoltre personalizzabili attraverso i nuovi cassetti- vassoi estraibili, 3 per ogni vano, che movimentano ulteriormente il disegno regolare di System creando spazi dedicati per gli innumerevoli oggetti che sempre più spesso invadono le librerie, con il piacevole risultato di un ordine più puntuale e sfaccettato.
Ultima novità di System 2012 è la nuova anta scorrevole in cristallo con telaio Iron, estrema trasparenza racchiusa da un elegante profilo in metallo: una soluzione fino ad oggi prerogativa degli armadi Storage, che si estende a System nel segno di una maggiore continuità tra i diversi sistemi.
Storage, il sistema modulare in grado di contenere e di mostrare gli oggetti riposti trasformandosi con naturalezza da armadio a cabina, si arricchisce invece per il 2012 di tutta una serie di personalizzazioni interne ed accessori, perché tenere in ordine il proprio guardaroba non è mai stato così semplice, e invitante. Dalla nuova lampada LED interna con accensione a sensore ottico, al nuovo ripiano in cristallo incastonato in un profilo in legno per lasciarne intravedere il contenuto, fino ai nuovi vani portaborse, alle scatole in tessuto da inserire nei cassetti che fungono da portaocchiali, portacollane e portacinture, al gancio per la cravatta. Non da ultimo il nuovo ripiano inclinato, disponibile per la profondità ridotta di Storage, 43 cm, per avere l’efficienza e l’eleganza che contraddistinguono questo sistema per la zona notte anche negli spazi ridotti di molte abitazioni contemporanee.
Tra le novità che riguardano le ante, la principale è la nuova possibilità di apertura push-pull, atout del sistema Modern, in cui il segno della maniglia viene totalmente eliminato lasciando solo un piccolo incavo tondo, un piacevole segno grafico all’insegna di una maggiore pulizia visiva.
Inoltre, Piero Lissoni firma per Porro un nuovo complemento in collezione: è la madia Tiller, disponibile in due versioni, a sviluppo verticale con lunghezza 160 cm e a sviluppo orizzontale con lunghezza 220 cm, le cui 4 ante apribili una sull’altra variano piacevolmente il suo disegno in facciata.
A metà strada tra prodotto d’interni e architettura in miniatura, rialzata sui 4 piedini metallici nero opaco che la sollevano da terra, con ripiani in cristallo interni, Tiller dimostra l’abilità tecnica del marchio capace anno dopo anno di sperimentare nuove cerniere, sistemi di apertura e tecnologie, senza perdere di vista il proprio diktat di purezza e di semplicità finale, in un percorso di progressiva astrazione che alleggerisce la materia solida di ogni elemento superfluo.
New entry della collezione di tavoli Porro, infine, il nuovo tavolo allungabile Taac del giovane designer italiano Michele Cazzaniga, il cui piano spazia dalla lunghezza minima di 190cm alla massima apertura di 3m, per 95 cm di profondità. Un progetto che traduce un’esigenza pratica in un esercizio di forme, materiali e soluzioni tecniche: il rivestimento in eucalipto, un’essenza lignea dai toni scuri molto materica e riccamente sfumata, finita ad olio con una lavorazione ecologica che dà naturalità a questo pezzo dall’estetica essenziale, lascia intravvedere la struttura interna in alluminio nero. Un gioco di colori tono su tono ed il disegno di una gamba ad angolo bi-materica, dove il legno si appoggia all’alluminio con delicatezza, e ne segue i movimenti.
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