17/05/2018 - Casa VG è il progetto di Enrico Scaramellini su un edificio rurale degli anni 20-30 affiancato ad una costruzione risalente agli anni ’70, per nulla coerente con il contesto.
I volumi esistenti hanno una facciata aperta verso sud, mentre il resto dell’edificio confina con altre proprietà ed è, quindi, totalmente chiuso. Il tema della contiguità dei volumi costruiti, rintracciabile anche nell’architettura rurale spontanea, diventa centrale nel processo progettuale. Tale prossimità fa si che la percezione degli edifici sia assolutamente differente a seconda del punto di vista.
Volumi molto vicini sembrano fondersi in un’unica entità. L’intento principale è quello di costruire il progetto aggiungendo il meno possibile. Il progetto prende atto della definizione dei due volumi; da una parte, l’edificio alto con la copertura a due falde, dall’altra, l’edificio basso con la terrazza in copertura. Il progetto costruisce un parapetto lineare che chiude la geometria rettangolare della facciata. In prossimità dell’apertura in cui si infilano le scale di accesso al piano primo, si è lavorato con la volontà di rendere chiaro il lieve distacco tra i due volumi. L’arretramento del parapetto per la larghezza della scala e il parziale rivestimento in legno diventano funzionali alla percezione del misurato distacco. Una nuova scatola lignea fuoriesce in misura ridotta al piano secondo, definendo in maniera chiara la composizione della facciata.
Il tema principale di progetto è quello di trasformare elementi che sono considerati di disturbo in elementi di qualità, restituiti alla comunità con nuovi valori e significati. Il progetto si sovrappone all’edificio esistente, operando un insieme limitato di modifiche, in modo tale da restituire una nuova immagine, unitaria e compositivamente equilibrata. Un edificio dimenticato viene rigenerato attraverso l’architettura; il paesaggio si trasforma attraverso l’acquisizione di un intervento misurato, carico di nuovi significati.
|