26/04/2018 - Secondo Yvonne Farrell e Shelley McNamara, curatrici della 16ª Mostra Internazionale di Architettura, enfatizzare i doni gratuiti della natura - la luce, l’aria, la forza di gravità - e i materiali - le risorse naturali e artificiali - è una delle grandi opportunità di cui dispone l’architettura.
Cleaf, da sempre impegnata nella ricerca delle migliori soluzioni di rivestimento per l’arredo e l’interior design, raccoglie lo stimolo lanciato dalla Biennale Architettura 2018 attraverso il tema Freespace, per evidenziare la materialità delle sue superfici.
Durante il Fuorisalone, nei cortili di Palazzo del Senato a Milano, sede dell’Archivio di Stato di Milano, Cleaf ha presentato il progetto-installazione Surfaces from the Antipodes, sviluppato in collaborazione con Bestetti Associati e Studiopepe. Un percorso all’interno di quattro architetture cubiche alla scoperta di quattro ambienti diametralmente opposti – il ghiacciaio, il deserto, la foresta, la città – per enfatizzare la capacità delle superfici Cleaf di replicare le sensazioni tattili e visive di alcuni materiali in essi presenti – come il ghiaccio, la roccia, la sabbia, il legno, il cemento, il metallo – sfruttando le innovazioni tecnologiche esistenti.
Un’esperienza immersiva in cui il visitatore ha l’opportunità di riscoprire alcuni tratti caratteristici dei quattro ambienti agli antipodi e allo stesso di coglierne la forza espressiva attraverso installazioni inedite, in cui l’aspetto materico è amplificato da quello visivo e sonoro. L’imponenza del ghiacciaio, resa possibile da una membrana architettonica tridimensionale sviluppata con l’innovativa tecnologia Wood-Skin®, i colori del deserto dall’alba al tramonto, grazie ad una serie di layer sovrapposti che incorniciano una fonte luminosa in movimento, l’abbondanza della foresta, attraverso la proiezione di diversi piani di vegetazione, la molteplicità di funzioni della città, mediante una serie di video nascosti all’interno di strutture-grattacielo.
Tre le nuove finiture presentate: Alpaca, che riproduce l’effetto setoso della preziosa fibra naturale un tempo impiegata per gli indumenti degli imperatori Inca; Duna, che presenta a rilievo dei granuli dalle dimensioni medie come la pietra arenaria e Mosaico, un intreccio di elementi quadrati che ricorda la pelle lavorata.
Il tema Surfaces from the Antipodes è declinato anche nel concept espositivo del CCube, il corporate showroom dell’azienda a Lissone, per offrire una lettura trasversale della collezione Cleaf. Gli ampi e luminosi ambienti, sviluppati su una superficie di 700 m² su quattro livelli, prevedono: un’installazione site specific nell’area centrale, una serie di composizioni astratte alle pareti dei quattro ambienti principali e quattro piattaforme espositive posizionate nei due piani seminterrati.
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