06/04/2018 - Nella botte piccola, si sa, c'è il vino buono. In una piccola gelateria, invece, cambia la materia prima - gelati artigianali di qualità e sorbetti vegani - ma il concetto non cambia, specie se si aggiunge la trasparenza verso il cliente. Se siete a Milano, nella zona maggiolina, non potete non passare dalla Prossima Fermata, la gelateria di design ristrutturata da studio wok (per la parte architettonica) e Atto (per creazione di una nuova identità d'immagine), su invito del titolare e gelatiere Curzio Baraggi.
Il metodo di lavoro della gelateria, il progetto architettonico e la nuova comunicazione d'immagine perdono i limiti tra l’una e l’altra disciplina e si amalgamano producendo uno spazio coerente in tutte le sue parti.
“Oggi il gelato si compra perché è un elemento di aggregazione, un alimento completo e perché no, un acquisto d'impulso. La clientela, evolvendosi, ci porta a mutare il nostro lavoro verso la massima sincerità. Sarebbe infatti opportuno invitare il pubblico ad assistere alla preparazione del gelato, rendendoli così pienamente consapevoli di cosa stanno mangiando.” spiega Curzio.
La Prossima Fermata è pensata come un vero e proprio laboratorio, ma molto migliorato nell'estetica, come spiegano i progettisti di studio wok:
“Dal punto di vista architettonico, i punti cardine dell’intervento sono stati tre: una piscina Borgogna, un bancone monolitico e la riorganizzazione del gruppo di frigoriferi. Tre materiali caratterizzano queste operazioni: linoleum, pietra e legno. Il bancone dei gelati dalla forma squadrata e monolitica è rivestito da lastre di terrazzo, un materiale nobile che rievoca i valori genuini della tradizione. Il gruppo di frigoriferi esistenti, che mettono in mostra i frutti freschi e di stagione, è stato inserito in una cornice lignea così da essere integrato nello spazio con maggiore funzionalità e migliorandone l’aspetto estetico.”
Il progetto grafico parte dallo studio della comunicazione dei gusti, come spiega studio Atto:
"I gusti, ora, sono raccontati tramite una parete di cornici di legno contenenti delle schede tecniche dei diversi gelati o sorbetti. Questo sistema informativo porta il cliente ad un consumo più consapevole, ponendo l’attenzione non solo agli ingredienti, ma anche agli allergeni e ai valori nutrizionali. Il logotipo, sobrio e lineare, vuole distanziarsi dall’immaginario tipico della gelaterie ed essere riconoscibile. Le lettere diventano uno strumento con cui giocare: evocano l’immagine dei coni impilati uno sull’altro ed indicano una direzione da seguire per raggiungere la “Prossima Fermata”. Il logo assieme al colore Borgogna, applicati sui diversi materiali di consumo come le coppette, i sacchetti e le vaschette, portano la gelateria anche fuori dal perimetro del negozio stesso.”
Nata nel 2004, Prossima Fermata è stata inserita in Gelaterie d'Italia 2018, la guida di Gambero Rosso che stila la classifica dei più grandi maestri italiani, ottenendo 2 coni.
I prodotti della Prossima Fermata si differenziano per l'utilizzo di ingredienti naturali di prima scelta: latte fresco Alta Qualità, panna fresca, uova extra fresche e frutta solo di stagione, scelta personalmente all'Ortomercato di Milano.
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