20/07/2017 - Il progetto del Museo degli Innocenti si basa sull'interpretazione del bene monumentale come struttura viva e vitale e rappresenta la sintesi tra l'uso contemporaneo degli spazi museali esistenti e la valorizzazione di ambienti fino ad oggi inutilizzati. Tra gli spazi restituiti all'uso pubblico, il Caffè del Verone è sicuramente il più spettacolare e scenografico. Questa terrazza panoramica coperta/aperta, posta sulla sommità dell'edificio, era l'antico stenditoio dello Spedale degli Innocenti, e oggi, dopo l'intervento di ipostudio architetti ed Eutropia Architettura, si offre come punto di vista privilegiato sulla città di Firenze.
L’accesso dalla strada avviene in maniera fluida grazie al nuovo gruppo scala/ascensore che consente a tutti gli utenti di sbarcare al terzo ed ultimo livello dell'edificio, in uno spazio porticato che attraverso un percorso rialzato pavimentato in legno, conduce al Caffè del Verone. Il pavimento rialzato permette di rendere accessibile lo spazio superando i dislivelli di quota e consente, allo stesso tempo, di posizionare gli impianti al di sotto di esso, intaccando il meno possibile le strutture murarie esistenti.
Lo spazio del Verone è definito da una "fodera" in pannelli di legno che ricalca le due pareti verticali che delimitano lo spazio su due lati, e da un pavimento galleggiante in teak, che riveste l'intera superficie calpestabile. Alla nuova struttura lignea si contrappone una struttura vetrata, costituita da due pareti vetrate mobili, ed una copertura a cassettoni, tamponati da pannelli in vetro, costituita da profilati in alluminio naturale. Le due pareti vetrate che delimitano lo spazio sono costituite da una serie di infissi scorrevoli che consentono la completa apertura o chiusura dello spazio, e tutte le configurazioni intermedie delle aperture a seconda del clima e delle stagioni. Le superfici lignee, statiche, e quelle vetrate, dinamiche, definiscono una "scatola magica" adatta alla contemplazione del paesaggio fiorentino e allo stesso tempo capace di amplificare la potenza espressiva della città di Firenze.
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