22/05/2017 - La mostra "Bruno Munari Artista Totale", a cura di Claudio Cerritelli, documenta la poliedrica attività creativa di Bruno Munari (Milano, 1907-1998), uno dei personaggi più significativi della cultura artistica internazionale del XX secolo.
Il percorso espositivo pone in evidenza la sua multiforme ricerca e l’originalità della sua sperimentazione offrendo alla fruizione del pubblico l’ampio arco delle sue operazioni creative: disegni, progetti, collage, dipinti, sculture, libri illeggibili, nuove tecniche di riproduzione delle immagini, oggetti di industrial design, esperienze di grafica editoriale, architettura, nonché nuove proposte di pedagogia, solo per indicare le discipline più rappresentative all’interno del suo progetto di sintesi delle arti.
Partendo dalla convinzione che il lavoro a tutto campo di Munari non possa essere definito seguendo il meccanismo delle tendenze artistiche e delle tipologie stilistiche, la rassegna verte intorno all’idea di arte totale, somma di orientamenti e relazioni conoscitive che rivelano il piacere del comunicare, il rigore e la semplicità delle forme, la critica delle convenzioni artistiche, con l’ironia necessaria per esercitare l’immaginazione da molteplici prospettive."Arte è ricerca continua – ha scritto Munari – assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi".
Quest’approccio consente di cogliere la dialettica tra l’atto sperimentale e quello didattico, tra l’idea di fantasia e quella di creatività, tra la proposta innovativa e il suo carattere giocoso, soprattutto la consapevolezza di un universo di scelte possibili, una costante tensione a interpretare le immagini in modo sempre diverso.
L’atto di osservare le cose della vita è fondamentale non solo per capire la loro genesi ma anche per valutare le possibili relazioni attraverso lo spostamento percettivo che esse suscitano nell’osservatore."Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita – ha scritto sempre Munari – vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare".
L’artista non individualista si muove con lo sguardo rivolto verso la collettività, si propone di aiutarla a crescere culturalmente, a esprimersi con libera creatività. D’altro lato, Munari vede nella figura del designer la volontà di sperimentare i materiali più idonei a ottenere il massimo risultato con il minimo costo, un metodo di lavoro in grado di soddisfare la funzione degli oggetti in relazione alle esigenze della collettività.
In tal senso, Munari ha dichiarato che la sua attività si svolge nei due canali principali della sperimentazione e della didattica, perseguendo idee svolte nel modo più semplice ed essenziale, al fine di curare non solo l’emissione dei messaggi ma anche la loro ricezione, secondo indicazioni dedotte dall’esperienza.
|