18/05/2017 - Sardinna Antiga è un bio-villaggio ecosostenibile situato nella costa nord-orientale della Sardegna, ubicato tra la campagna e il mare di Santa Lucia di Siniscola, all’interno di una vallata solitaria.
“Il villaggio nasce da ritrovamenti fatti in loco” ci raccontano i proprietari. “Dopo l’acquisto abbiamo cominciato a pulire il terreno e dentro i cespugli e le frasche abbiamo trovato diversi muretti a secco circolari, con all’interno dei tronchi caduti disposti a raggiera. Pulendo a fondo ed estirpando le erbacce abbiamo cominciato a capire che ciò che avevamo scoperto non erano semplici recinti, ma un vero e proprio villaggio di pastori abitato fino agli anni ’40.
Le testimonianze degli anziani e l’aiuto dei beni culturali ci hanno aiutato a ricostruire questo antico villaggio nuragico fino ad arrivare ad un vero e proprio ripristino tipologico, lasciando inalterate le posizioni delle singole capanne (in lingua sarda “pinnattos”) e ricostruendole cercando di restare il più fedeli possibile alle tecniche e ai materiali originali, integrando le tecniche artigianali moderne nel rispetto della normativa vigente e adoperando sempre materiali locali usati anche dai popoli antichi e assolutamente naturali.
La temperatura all’interno degli alloggi, nei periodi estivi, rimane sempre inferiore a quella esterna, grazie all’inerzia termica del muro in pietra e alla ventilazione della copertura e del pavimento. Ogni abitazione è comunque dotata di un ventilatore, per le giornate più afose.
Le aperture sono poche e di piccola metratura, nel rispetto dei canoni originali. L’apporto di luce e il ricambio di aria sono garantiti per la maggior parte dalla porta di ingresso.
Tutte le porte, sia di ingresso che interne, sono alte 180 cm, anche qui nel rispetto degli standard storici.
L’arredamento delle capanne è totalmente fatto a mano con materiali di risulta (principalmente legno), gli unici arredi non originali sono i sanitari del bagno e le finestrelle doppio vetro.
Tutto il villaggio sfrutta un sistema di fitodepurazione così da recuperare buona parte delle acque utilizzate per gli scarichi, usandole per l’irrigazione, ed eliminando così la necessità di fognature ed evitando di deturpare il territorio per portarle fino al villaggio.
All’interno gli alloggi sono molto spaziosi e divisi in più moduli da uno, due o addirittura tre “pinnattos”, che compongono gli alloggi doppi, tripli e quadrupli. Tutti gli alloggi hanno accesso e bagno privati.
La disposizione interna delle capanne è l’unica caratteristica che non rispetta completamente quella originale, in quanto alcuni “pinnattos” erano destinati a ricoveri per gli animali e non solo ad abitazioni.
Tutto il villaggio è circondato da 7 ettari di macchia mediterranea, un vigneto bio, un oliveto bio, un orto bio e uno sinergico e un laghetto. L’ambiente è stato lasciato quasi intatto e sono state messe a dimora oltre 4000 piante".
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