06/04/2017 - 56 anni di innovazione, creatività, ispirazioni. 56 anni di esperienze che portano ad affermare la presenza di Arrmetcome una delle più importanti e longeve protagoniste dell’arredamento italiano. L’azienda ha selezionato le migliori collezioni di Area Declic e Debi -più qualche novità- riunendole in una unica e forte realtà che restituisce con orgoglio al nome ARRMET la scena da protagonista. Al Salone del Mobile Arrmet presenta alcune novità firmate Ludvik Welling, Ludovica + Roberto Palomba, Kensaku Oshiro. Máni_ Ludvik Welling Máni o Luna in islandese, tratto dai miti norreni, è il nome di colui che percorrerà il cielo trainando il carro lunare, segnando per sempre il tempo agli uomini. Máni ci riporta all’Islanda che non scende a compromessi, che ci avvolge con la sua natura allo stato puro, che ci riporta -per sottrazione- all’origine, all’essenzialità e alla chiarezza degli intenti, sintesi delle energie che stanno animando il percorso di crescita dell’azienda. L’estrema semplicità delle linee ci permette di godere, senza distrazioni, del comfort e della qualità di costruzione. Ogni curva e raccordo sono percepiti nei minimi particolari. Virginia_Ludovica + Roberto Palomba La concretezza e la morbidezza delle sedute si accostano alla essenzialità e leggerezza dei basamenti, interpretando l’eterna dualità della realtà, come ambipresenza di di concreto e forte ma allo stesso tempo leggero fluttuante come le “farfalle color di zolfo” descritte da Virginia Woolf. Kabira_Kensaku Oshiro Keksaku Oshiro sperimenta l’utilizzo del legno nella sua collezione Kabira. Metallo e legno si amalgamano nello stesso progetto, intrecciandosi in un gioco di alternanze, dove il rivestimento in massello a tratti nasconde a tratti lascia intravedere l’anima d’acciaio di sedia e sgabello.
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