01/02/2017 - Milano si tinge di Bianco per la Design Week. Il colore-non-colore è protagonista assoluto di White in the city, il progetto che vedrà importanti nomi dell'architettura e del design confrontarsi durante la settimana milanese del design nella cornice di alcune tra le più prestigiose location della città: l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Pinacoteca di Brera, Palazzo Cusani, l'ex chiesa di San Carpoforo e Class Editori Space. Ognuna con una diversa interpretazione, ma tutte legate in un unico itinerario che racconterà il Bianco nelle sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche.
L’idea è di Claudio Balestri, fondatore e presidente di Oikos, da sempre impegnato nella ricerca su colore e materia in relazione con l’architettura, il design e l’arte. È stato lui a proporre un approfondimento sul colore bianco, con una visione che potesse svilupparsi su più ambiti. Una sfida che ha condiviso con alcuni amici, fra cui Giulio Cappellini, che lo affianca come curatore.
“Il progetto – spiega Claudio Balestri – nasce con l’idea di mettere insieme le esperienze maturate durante il nostro percorso personale, scegliendo un unico filo conduttore – il bianco – un colore che rappresenta la purezza e la creatività. Tutto questo con un approccio più culturale e meno commerciale. Di qui la scelta di diverse location e il contributo di grandi nomi dell’architettura e del design che daranno la loro interpretazione del bianco in un contesto scenografico importante, più ampio rispetto ad una esposizione da showroom”.
Durante la Milano Design Week la Pinacoteca di Brera, l'Accademia di Belle Arti di Brera, l'ex chiesa di San Carpoforo e Palazzo Cusani ospiteranno installazioni a firma di maestri del design e grandi architetti - David Chipperfield, Daniel Libeskind, Patricia Urquiola, Stefano Boeri, Aires Mateus, Jasper Morrison alcuni dei nomi coinvolti – ispirate all’uso del bianco nelle diverse espressioni.
“Abbiamo deciso di eleggere il bianco come colore principe per il 2017, spiega Giulio Cappellini. Il bianco declinato in tutte le sue inclinature e texture. Non un punto di partenza ma un punto di arrivo, che coinvolge tutte le discipline di progetto, dall'architettura alle arti visive, dal design al fashion. Si analizzeranno tutte le aree socio-culturali legate all'essere, al vivere, all'abitare, al contemplare, per delineare una dimensione del bianco che informi, trasformando l'ambiente quotidiano in luogo del benessere”.
Il percorso espositivo proseguirà nel centro di Milano, Corso Italia, in un insolito giardino e un loft nel Class editori Space, che farà da coreografia alla mostra White Young. Giovani designer racconteranno la loro interpretazione del colore bianco come elemento vitale di una società ecosostenibile.
“Abbiamo voluto mettere a confronto – conclude Giulio Cappellini – culture diverse su un colore universale”.
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