13/12/2016 - Nel cuore della movida romana, a pochi passi da Ponte Milvio, un piccolo ristorante Sushi Fusion propone un tuffo nella tradizione hawaiana. Il locale, firmato Roberto Mercoldi Architecture, prende il nome dalla parola 'Mahalo' che nella cultura hawaiana significa gratitudine, apprezzamento, ringraziamento. Essere grati ogni giorno per le ricchezze che possediamo e che rendono l’esistenza così preziosa.
"Varcato l’ingresso, si è catapultati in un caldo e colorato ambiente costituito da una serra realizzata in struttura metallica e policarbonato dalla quale, rigogliose, fuoriescono alcune specie di piante tropicali, quasi ad invadere lo spazio sopra i tavoli che insistono nella sala.
- spiega Roberto -
L’atmosfera del locale si tinge di colori vivaci come il rosso, caratteristico colore del sale hawaiano, il verde-azzurro dei tavoli e delle pareti con il tono morbido della resina fangosa che simula l’andamento delle onde del mare che si infrangono sulla battigia".
Subito dopo l’ingresso un’istallazione di piante tropicali provenienti dal Centro America disegna una quinta scenografica dal forte impatto estetico-sensoriale.
Il bancone della cucina, in acciaio inox rivestito con tavole grezze decolorate, ospita sette postazioni su sgabelli dai quali osservare le preparazioni dei caratteristici poke hawaiani, e delimita lo spazio della sala vera e propria.
Parte degli arredi è disegnata su misura: i tavolini e i paralumi sono realizzati in ferro saldato e verniciato, le panche contenitive sono in legno rivestite con assi piallate e decolorate ed infine alcune sedute, ottenute dal taglio di tronchi di alberi invecchiati dal tempo. Il tocco finale: gli sgabelli Pelleossa di Miniforms e le sedie Pedrali della collezione Nolita.
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