29/08/2016 - Vyta Santa Margherita Firenze, progettato da Daniela Colli, è ubicato nella ex-sala d’attesa di prima classe della stazione di Santa Maria Novella, realizzata negli anni ‘30 dall’architetto Giovanni Michelucci e considerata uno dei capolavori del razionalismo italiano.
Il progetto nasce dagli elementi d’epoca e dalle pregevoli finiture che avevano caratterizzato la destinazione d’uso originaria, come sala d’attesa di I classe. La fusione tra epoche che coesistono e si completano a vicenda danno vita ad un luxury bakery dove i riflessi delle superfici specchianti annullano i volumi e le linee sottili generano elementi tridimensionali.
La tutela dei beni culturali, ha costituito un elemento di sfida per la realizzazione di un VyTA che scaturisce dall’interazione tra luogo ed identità, capace di generare un’esperienza unica nella clientela e di rappresentare la vera essenza del brand. I nuovi elementi, fortemente caratterizzanti, realizzati con materiali di pregio come rame, vetro e marmo, dialogano con le parti storiche, restituendo visibilità alle boiserie con foto d’epoca trasformate in quinte della nuova funzione.
Un elemento in rame pink rosè, con la sua forma ad L rovesciata, coniuga funzionalità e design. Realizzato per il contenimento degli impianti e dell’illuminazione, è l’assoluto protagonista, attraverso il ritmo alternato di vuoti e pieni smaterializzati dall’utilizzo di esili lamelle, separa, ma, al tempo stesso, rende fluido lo spazio, dando vita ad un luogo senza tempo, intimo e accogliente, separato dal continuo movimento dei viaggiatori da un confine invisibile generato da un ambiente emozionale e teatrale in grado di rimanere nella memoria dei suoi fruitori.
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