27/07/2016 - Fino al 30 dicembre, la mostra “Le ali dell’Hôtel de Galliffet” , a cura di Matilde Cassani, professore al Politecnico di Milano, racconta le proposte di 9 studi nazionali chiamati a ridisegnare la ricostruzione delle due porzioni perdute dell’Hotel de Galliffet, l’edificio settecentesco sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi.
Per ridare vita alle due “ali perdute” dell’hotel, Marina Valensise, direttrice dell’Istituto dal 2012, ha chiesto ad un comitato scientifico composto da Pippo Ciorra, Jean-Louis Cohen, Margherita Guccione e Cino Zucchi di selezionare gli studi di architettura italiani che, a loro parere, fossero in grado di raccogliere la sfida.
In occasione della 15. Biennale di Architettura, la giuria composta da Massimo Alvisi, Luca Molinari e Carlo Olmo ha proclamato vincitore lo studio stARTT, con un “progetto che va oltre il piano funzionale, il solo a comprendere in un unico programma le due ali e il corpo di fabbrica esistente, proponendo anche uno sviluppo ipogeo interessante e soprattutto in grado di connettere funzioni e destinazioni”.
Oltre a disegni e modelli, la rassegna presenta anche una monografia filologica sulla storia e l’architettura del l’Hôtel de Galliffet, realizzata dalla Scuola di Restauro della Facoltà di Architettura di Roma 3.
I vincitori beneficeranno di un soggiorno a Parigi dal 1° al 30 novembre 2016, all’Istituto Italiano di Cultura, grazie al programma di residenze d’artista Le Promesse dell’arte, lanciato nel 2013 per promuovere in Francia i giovani talenti dell’arte italiana.
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