29/06/2016 - Casa Moscova a Milano, progettata da Studio GUM, Valentina Giampiccolo e Giuseppe Minaldi, è un volume a pianta rettangolare posto al quinto e ultimo piano di un edificio dell‘800, in un corridoio di strada che collega Parco Sempione a Chinatown la cui pronuncia oggi restituisce perfettamente l’accezione cosmopolita di grandi e piccole città.
La pianta della casa, dallo sviluppo allungato, misura 5x20 m: a ovest il lato lungo è attiguo a un simmetrico appartamento e quindi cieco, a est invece ampie bucature si aprono sui tetti restituendo un’ampia veduta sullo skyline di Porta Garibaldi.
La committenza è una giovane coppia con due figli che decide di tornare a vivere in Italia dopo molti anni all’estero. La richiesta consiste in tre camere da letto, due bagni, una lavanderia, una zona living con cucina annessa, una zona lettura e lo studio per i ragazzi.
Il programma prevede il mantenimento e l’enfatizzazione dell’asse longitudinale, soluzione distributiva e funzionale dell’intero spazio. Esso configura una distribuzione a pettine, raddoppiata e rafforzata dalla sovrapposizione di un soppalco che, con un sistema di scale (una per ogni camera), garantisce la circolarità dei percorsi: da ogni ambiente è possibile raggiungere qualsiasi parte della casa su entrambi i livelli. Un sistema di porte filo-muro poste sul soppalco tra le stanze, permette di separare i singoli spazi, restituendo in base alle esigenze il desiderato grado di privacy.
Dal punto di vista funzionale, l’asse longitudinale, funge da vero e proprio disimpegno attrezzato, accogliendo al suo interno un sistema di armadiature per tutta la casa e la cucina sul living.
Sul soppalco vi sono, invece, la cabina armadio in corrispondenza della camera matrimoniale, lo studio dei ragazzi, in corrispondenza delle rispettive stanze, attrezzato con scrivanie/contenitore e librerie a parete, e, infine, la zona lettura sul living, caratterizzata da un’ampia libreria adattata in parte a scrivania: un originale pezzo del designer Pietro Russo, la libreria a pantografo Romboidale, realizzata in ferro legno e ottone e da lui appositamente riadattata per questo progetto allo scopo di assolvere alla nuova e duplice funzione di parapetto attrezzato.
In relazione alla ristrettezza degli spazi, sia in pianta che in alzato, quasi tutto all’interno della casa è stato disegnato e realizzato su misura: la cucina, la dispensa, le scarpiere, gli armadi, le cassettiere e tutte le porte filo muro.
Il progetto del soppalco, infine, coniuga l’aspetto strutturale a quello compositivo. Un anello perimetrale, costituito da una trave HEB di ferro, costituisce la struttura portante di singoli pannelli, struttura secondaria, a esso bullonati. Questi, costituiti a loro volta da un telaio strutturale perimetrale rafforzato da diagonali, sono calpestabili grazie alla sovrapposizione di un foglio di lamiera microforata di tre millimetri di spessore. I singoli pannelli, montati in sequenza tra loro, restituiscono una geometria complessa dal motivo romboidale. In prossimità delle camere da letto, al fine di garantire un adeguato isolamento acustico, dei pannelli di policarbonato stampato sono sovrapposti alla lamiera microforata.
La luce naturale apportata dai lucernai allineati sopra il soppalco, può così raggiungere gli ambienti sottostanti; allo stesso modo nelle ore notturne la luce artificiale del livello inferiore, filtra attraverso il soppalco, restituendo questa volta a chi sta in alto la geometria strutturale del reticolo portante.
|