04/05/2016 - Il luogo in cui sorge il Rifugio Alpe di Tires è, a 2440 m, il crocevia tra vari sentieri tra il Trentino e l’Alto Adige. Edificato dal 1957 al 1962 con il materiale reperito in loco, da allora è stato ampliato cinque volte. L’ultima ristrutturazione, ultimata lo scorso anno, porta la firma dello studio alto atesino Senoner Tammerle Architekten che, con questo progetto, si è aggiudicato il Premio Architettura Alto Adige 2015 nella categoria "Costruire per il turismo".
La casa è sempre stata a conduzione familiare con un continuo desiderio di progredire e investire nel Rifugio per garantire agli alpinisti un luogo sicuro.
La filosofia dei gestori e degli interventi architettonici è quella di cercare di offrire il comfort necessario agli ospiti senza tradire il luogo e il rispetto delle costruzioni di alta montagna.
“Nella prima fase dei lavori sono stati collocati nel pendio i nuovi locali sanitari e attigui. Le pareti sono in calcestruzzo costipato. Gli inerti e la porosità della lavorazione rappresentano attraverso il loro colore e la luce la roccia e i ghiaioni del posto. Un altro vantaggio è l’effetto acustico della superficie porosa; chi entra per cambiarsi viene accolto dal silenzio.
Nella fase successiva è stata, invece, ampliata la casa stessa. In modo quasi impercettibile è stato innalzato il colmo, allungando il tetto sul lato est fino alla gronda del piano terra, mantenendo intatto il linguaggio delle forme.
Sotto questa nuova gronda inizia la finestra panoramica – l’elemento che documenta in modo più visibile gli interventi effettuati. Vi si affacciano una sala grande e una piccola che formano uno spazio per 130 persone con vista sulle montagne e sul vasto panorama.
La grande sala non ha pilastri a vista; le travi a triangolo, che si trovano sulla sala, formano la struttura portante del tetto allungato e determinano la geometria delle nuove stanze al piano superiore.
L’intrecciarsi di generazioni, fasi costruttive e funzioni del rifugio sotto un grande tetto determina un’unica entità, rispecchiando così il pensiero e l’atteggiamento di fondo del progetto di costruzione.
L’intero luogo è un susseguirsi di spazi, dalla vasta distesa delle montagne al terrazzo con la casa che funge da protezione, all’interno, invece, dalla sala grande a quella piccola, dalla scala larga a quella stretta, dai cameroni alle stanze per due. Il tutto con lo sguardo diretto ai monti.
Il Rifugio Alpe di Tires è proprio così: 'Una casa con un tetto, un punto di rispetto nelle imponenti Dolomiti'.
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