16/10/2015 - Ha aperto il 30 luglio scorso a Milano il Mandarin Oriental, hotel dallo stile contemporaneo e residenziale ispirato al design delle dimore dell’alta borghesia milanese dagli anni '30 ad oggi.
Ubicato all’interno di quattro eleganti palazzi del XVIII secolo completamente ristrutturati, si trova a pochi passi dalle celebri via Montenapoleone e via Manzoni e offre 73 camere e 31 suite.
Gli architetti Antonio Citterio Patricia Viel Interiors, a cui è stato commissionato il progetto, hanno pensato a un albergo che offrisse agli ospiti un’esperienza “milanese”, ma allo stesso tempo fosse ispirato alla spettacolarità e ricchezza visiva tipica del brand. Il risultato è un design in cui il “classico” milanese convive con materiali fortemente decorativi e colori forti, tenuti insieme dal linguaggio tipico di Citterio, neutro e rigoroso.
Il progetto ha previsto il recupero di quattro edifici storici di una strada marcatamente milanese, con caratteri e vicissitudini molto diversi, per rivelare uno spaccato della Milano “interna” molto particolare. I lavori di ristrutturazione sono stati effettuati con l’obiettivo di adattare e convertire alla loro nuova funzione gli spazi preesistenti, mantenendo il più possibile l’originale struttura dei palazzi in modo da non alterarne il fascino e il valore storico. Questo ha portato a un layout interno irregolare, in cui le camere sono diverse l’una dall’altra, ognuna caratterizzata in modo unico dagli affacci, la disposizione degli spazi e il layout perimetrale.
L’ispirazione stilistica viene dai maestri del design italiano, da Piero Portaluppi a Giò Ponti, fino a Asnago e Vender, i cui riferimenti contribuiscono a dare uno spirito “milanese” agli interni.
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