28/09/2015 - Così come i mercati delle antiche città d'Oriente erano soliti posare a terra i tappeti di tessuto periodicamente i tappeti, perchè fossero lavati e puliti dal calpestio dei passanti, con lo stesso spirito nasce la mostra Carpets of Stone, curata da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, nell'ambito del progetto The Italian Stone Theatre, realizzato da Marmomacc.
L'esposizione si sviluppa come un collage di tappeti di pietra lungo un percorso che, attraversando longitudinalmente la Hall 1, separa le diverse mostre e accompagna il visitatore a camminare su un vero e proprio patchwork litico.
Ciascun rivestimento si distingue dagli altri in quanto risultato di un progetto individuale ideato da designer internazionali diversi, invitati a collaborare con aziende italiane del settore.
Tra i protagonisti della mostra, la coppia di designer giapponesi Setsu & Shinobu Ito , che partecipa alla collettiva con il progetto Tide, un tappeto tridimensionale in marmo bianco di Carrara, con disegno dall’effetto optical ottenuto dalla combinazione di un’immagine evocativa stampata in digital e dal taglio delle lastre di marmo.
Il dettaglio del disegno in rilievo evoca le bollicine dell’acqua di mare, che, durante la marea, creano una prospettiva in movimento cambiando le dimensioni delle gocce d'acqua. I designer hanno collaborato con l’azienda di Maranello Ferrari & Cigarini, riuscendo a valorizzarne il know how nelle tecniche di lavorazione del marmo.
Oltre ad offrire il loro contributo alla mostra Carpets of Stone, il duo di Tokyo, terrà anche una lectio magistralis, prevista per giovedì 1 ottobre, durante il Forum del marmo.
Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan hanno selezionato anche altri binomi prestigiosi di designer e aziende, tra cui: Giorgio Canale con Cereser, Giuseppe Fallacara con Pimar, Gum Design con I.E.M., Josep Miàs con CPT Italporphyry, Christian Pongratz con Decormarmi, Vincenzo Latina con Freri e Brignoli.
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