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Nuovi imbottiti Lema, design Francesco Rota e Christophe Pillet
Volumi lineari e confortevoli con richiami anni '50 e '60
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05/05/2015 - Amore per il dettaglio e ricerca della qualità definiscono la discreta visione del design made in Lema. Un universo creativo dal linguaggio delicato, ricco di una semplicità intesa nella sua accezione più alta, con colti rimandi alla cultura del progetto e inaspettati colpi di scena dati da elementi di rottura, solo apparentemente discontinui nello stile, che ne amplificano il carattere.

In occasione del Salone del Mobile appena concluso, Lema ha ampliato la proposta di imbottiti, con le collezioni firmate da Francesco Rota e Christophe Pillet.



Attraverso un’attenta reinterpretazione degli stilemi modernisti, la forza del disegno e della maestria artigianale hanno guidato il lavoro di Christophe Pillet che firma tre inedite proposte: il mobile bar Winston, il divano Brick Lane e la bergère Lady Jane.
 
Winston è un esclusivo arredo ispirato ai tradizionali mobili cinesi discreti e misteriosi dall’esterno ma pieni di sorprese, dettagli e qualità all’interno. Una moderna scatola delle meraviglie: aprendo le ante, progettate per contenere bottiglie e bicchieri nel loro spessore, si svelano infatti preziosi dettagli come il fondo a specchio e gli inserti in pelle e metallo. Super accessoriato, il vano interno è attrezzato con portabottiglie, cassetti e vani estraibili. Sopra, l’anta a ribalta cela un secondo spazio con piano estraibile ideale come appoggio per la preparazione dei cocktail. La leggera base sospesa è in metallo bronzato mentre le ante scelgono l’eleganza materica del noce Canaletto.
 
Forme squadrate e extra morbidezza, opposti che si attraggono per il divano componibile con base a filo terra Brick Lane
Un calibrato gioco di geometrie e volumi che si replicano per un nuovo pezzo d’arredo che coltiva l’ambizione di assurgere a nuovo classico, capace di inserirsi in ogni ambiente, privato o contract. Oltre alla pulizia delle forme, a contraddistinguere questa nuova proposta è il movimento dalla tecnologia avanzata, sapientemente celato alla vista dalle cuciture, che permette l’inclinazione dello schienale e l’avanzamento della seduta, assicurando massimo comfort. 

Ancora contaminazioni di stili, oggi approccio vincente per esprimere al meglio la contemporaneità più ricercata, definiscono le linee decise che riecheggiano le forme anni ’50 della raffinata e avvolgente Lady Jane. Una bergère, senza tempo, poetica eppure rigorosa, dall’anima polivalente, per la casa ma anche per l’ufficio, con base girevole in metallo, proposta nelle versioni con schienale alto e basso. 

Precisi rimandi al passato anche per Francesco Rota che arricchisce la collezione di divani Yard.
 
Novità 2015 sono il raffinato daybed presentato a Milano in una preziosa versione in pelle con base in metallo verniciato bronzo e i nuovi tavolino fianco divano e mobili retro-divano. Elementi contenitore a giorno, con struttura in metallo color bronzo e piani in legno che reinterpretando il gusto e la creatività tipica del design industriale degli anni ’60 riprendono il concept della collezione, nata proprio dalla volontà di trovare un punto di incontro con i sistemi, integrando la parte imbottita a quella dedicata al contenimento e all'appoggio. La particolare struttura del divano è stata infatti concepita per agganciarvi non solo i nuovi elementi  ma anche piani, mensole e contenitori per creare composizioni multifunzione sempre diverse.
 
Riprendendo le caratteristiche estetiche di Yard, come le strutture e i piedini in metallo, il lavoro di Rota sul tema del contenimento ha portato anche alla definizione di Court Yard. Una piccola collezione di elementi freestanding, contenitori modulari in legno con vani a giorno e ante scorrevoli, pensata per essere abbinata a tutti gli imbottiti Lema. I piani in essenza possono essere impreziositi da una sottile lastra in metallo mentre le maniglie delle ante scorrevoli sono in alluminio estruso.

Lema su ARCHIPRODUCTS























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