28/05/2015 - Little Cottage è una piccola casa indipendente vicina al centro storico di Bologna e recentemente rinnovata per essere adibita a casa vacanza. Il nome si ispira al fatto di voler sembrare una piccola casa di campagna fra i palazzi cittadini. Con l’intento di offrire ai suoi ospiti l’intimità e l’accoglienza di una vera casa, Clara Masotti, architetto e proprietaria dell’immobile, ha voluto curare, con Tommaso Bettini, ogni minimo particolare rendendo Little Cottage il suo stesso oggetto di desiderio.
“Confesso che ci pensavo continuamente. Era diventata la mia dolce ossessione. Il mio sogno era ed è quello di creare un’atmosfera che io stessa desidererei trovare quando mi trovo o in un posto nuovo e sconosciuto in vacanza o per lavoro. Una casa lontana da casa, come molti clienti mi hanno detto. Progettare e costruire per gli altri come se lo si dovesse fare per sé stessi è quello che ogni architetto dovrebbe fare perchè i luoghi che viviamo, che visitiamo e che abitiamo hanno una fortissima influenza sul nostro benessere psicofisico”.
Clara Masotti ha subito individuato le potenzialità di questa piccola abitazione situata a pochi metri dalle mura cittadine in un quartiere residenziale di Bologna, vicina a negozi, fermata dell’autobus ma soprattutto perché indipendente a un solo piano quindi dotata di due spazi privati all’aperto: un piccolo giardino sul fronte e una corte interna silenziosa sul retro.
Nonostante le dimensioni ridotte, 55 mq, la casa gode di un doppio affaccio che favorisce la ventilazione naturale degli ambienti e l’illuminazione variabile lungo l’arco della giornata. Un grande lucernario inonda la stanza di luce e arricchisce la casa di energia nuova e positiva. Considerando che il soggiorno ha un’altezza di 3,50m si è deciso di spezzare la verticalità con un soppalco che crea due spazi protetti e proporzionati.
La stanza che più rappresentativa è sicuramente il soggiorno, che funziona anche come ambiente di distribuzione. La sua luminosità e la sua verticalità la rendono un luogo dinamico e moderno, ma al contempo la ricerca dei dettagli e l’attento studio delle luci creano uno spazio intimo e protetto durante le ore serali e notturne.
L’arredo è un mix equilibrato di antico e moderno. “Ho cercato di ridurre al massimo l’uso di mobili e suppellettili di produzione industriale così in cucina ho messo una bilancia comprata in un mercatino del sud Italia, in salotto una libreria in legno scuro e un tavolo con le gambe tornite che ho poi verniciato di bianco, in camera un vecchio armadio fine ottocento, un mobile con cassettini e una vecchia scrivania con specchio. Amo personalizzare gli spazi con elementi di arredo ed oggetti unici preferibilmente di semplice manifattura ed antichi che mi diverto a cercare fra le bancherelle dei mercatini o dai rigattieri. Mi piacere ripulirli e curarli, ma soprattutto mi dà soddisfazione poter ridar loro nuova vita. Gli oggetti del passato sono stati costruiti con pazienza e amore per cui a parer mio sono dotati di un anima. Quindi, seppur possano avere qualche difetto, sono sicuramente più caldi e vivi degli oggetti più moderni e ripetibili e riescono a rendere un ambiente unico e indimenticabile. Anche gli oggetti devono essere speciali, capaci di accogliere le persone facendole sentire a casa e a proprio agio e non come in un’asettica e anonima stanza di albergo”.
Lo stile della casa può essere definito romantico, shabby chic o provenzale, sicuramente risente anche della semplicità compositiva dell’architettura della campagna toscana dove Clara ha vissuto i primi anni della sua vita. E’ comunque uno stile che predilige i colori chiari e tonalità tendenti al beige-corda, incontrando facilmente il gusto di una clientela diversificata: dalla giovane coppia a quella più anziana fino al professionista in visita a Bologna per lavoro. Questo perché la sua neutralità cromatica e lo stile semplice e ordinato riescono a trasmettere sensazioni di serenità e accoglienza, di calore in inverno e freschezza in estate.
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