17/03/2015 - Il Castello di Granarola, nei pressi di Gradara, è tornato a nuova vita dal 2013, a seguito di un intervento, iniziato nel 2008, che ha recuperato uno dei pochi e preziosi castelli rimasti delle terre dei Malatesta. Il Castello è stato acquistato dall'azienda Brandina che si è privatamente occupata della sua completa ristrutturazione e conversione a struttura ricettiva.
A firmare il progetto Marco Morosini e Barbara Marcolini di Pesaro, convinti che il patrimonio artistico, storico e architettonico italiano vada preservato. L’amore per il territorio ha dato il via al progetto, insieme alla volontà di evitare il degrado e l’abbandono artistico e storico che deturpa il bel paese.
Il cantiere, durato 4 anni, ha coinvolto artigiani, manovalanza e professionisti locali preservando l’identità architettonica del Castello e ridisegnandone gli interni.
Il primo Long Stay House by Brandina prende il nome dalla sua funzione in epoca Romana: conservare nelle grotte le riserve di grano. Il suo nome deriva infatti dal termine granarium con l’aggiunta del suffisso iolus, che ne sottolinea le ridotte dimensioni.
Il Castello di Granarola dispone di 9 esclusivi “rifugi dalla quotidianità” - sopra il cielo, magiche bottiglie, granaio, mare, colombaia, meridiana, torre dell’artista, bianca maiolica e tana della volpe - dotati di tutti i comfort. Ogni spazio racconta una storia che ha inizio dal suo nome, attraversa oggetti e arredi, modellando l’atmosfera che in esso si respira.
Il Castello di Granarola non accoglie nulla che sia prodotto industrialmente. Ogni oggetto e arredo nasce dalla visione di Marco Morosini e viene realizzato nel laboratorio di esperti artigiani: “Perseguiamo l’armonia con l’ambiente e la piacevolezza per chi lo vive, nella convinzione che il futuro stia nelle mani artigiane capaci di generare qualità e valore”.
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