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30/01/2015 - Fino al 14 marzo lo Spazio Atipografia di Vicenza si anima con la mostra inedita 'Coordinate Invisibili'. E' la volta di Carlo Bernardini che rompe l’unità volumetrica dello spazio espositvo con installazioni luminose di sottili fibre ottiche.
L'opera di Bernardini si sovrappone all’architettura esistente generando nuove tensioni prospettiche che spostano i punti di fuga in una dimensione che pone lo spettatore in posizione a metà fra l’ambito concettuale e quello fisico dell’installazione.
La ricerca dell'artista da sempre si basa sul rapporto 'spazio/luce', indagando la relatività delle percezioni e sensazioni nei confronti dell’opera. Bernardini lavora con le fibre ottiche già dal 1996 e negli anni ha affinato sempre più questo mezzo espressivo, in particolare nell'interazione di questo con le architetture. In tal modo egli trasforma gli spazi da contenitori dell’opera ad opera stessa.
Le sue istallazioni, che ben si sposano con la strategia dell'associazione Atipografia di offrire al pubblico esperienze e opere uniche, hanno fatto il giro di gallerie, musei e spazi pubblici di tutto il mondo: dall’Europa all’America Latina fino agli Stati Uniti e all’Asia.
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