photo ® Ingrid Fontanili
30/01/2015 - L’architetto Ingrid Fontanili, su commissione di Ristoro Bio srl, ha scelto le sedute Gradisca e Tracy di Billiani per allestire il nuovo Ristorante Bio.it di Milano, collocato sotto alle due Torri del Bosco Verticale, disegnate dallo Studio Boeri, inaugurate lo scorso ottobre e insignite il mese successivo dell'International Highrise Award, competizione internazionale per l'assegnazione del premio di grattacielo più bello del mondo.
Numerose le sedute Billiani usate in questo ristorante, per un totale di 130 circa tra sedie e sgabelli Gradisca in massello di faggio disegnate da Werther Toffoloni e sedie Tracy in massello di faggio tornito con schienale in listelli in legno massello disegnate da Emilio Nanni.
Gli spazi del ristorante si sviluppano su una pianta articolata e suddivisa in due ambienti distinti che si snodano in uno spazio indoor di 140 m2 circa e uno spazio dehor di 70 m2, delimitato da vetrate e per questo completamente trasparente. Arrivando davanti all’ingresso, sito sulla Piazza de Castilla si possono immediatamente ammirare le torri del bosco verticale e il giardino d’inverno circondato e coperto da vetrate, grazie alle quali questa suggestiva vista resta sempre accessibile da qualunque punto del dehor. Estremamente importante, sia all’esterno sia all’interno del ristorante, è la presenza di elementi naturali: qui contenitori di essenze e piante aromatiche sono parte integrante della struttura dei tavoli e raccontano il mix tra funzionalità ed estrosa originalità; all’interno la presenza di vasi capovolti a caduta dall’alto, realizzati in plastica riciclata, testimonia la vena artistica dell’architetto.
Entrando dall’ingresso unico adiacente al dehor si scorgono immediatamente gli spazi operativi: il lungo bancone monoblocco in legno di abete di recupero spazzolato e la cucina di circa 40 m2 sono completamente a vista e a diretto contatto con il fruitore che è così intimamente introdotto nel vivo dell’attività e percepisce sin da subito i temi fondamentali di questo progetto: rigore estetico e pulizia formale, ambiente accogliente e mangiare sano. Il “bio” e l’ecologia sono i concetti ricercati sia nel food concept sia nello studio di spazi e di arredi, per i quali sono stati utilizzati legni di recupero, vernici all'acqua, ceramiche di lavorazione artigianale e altri materiali tendenzialmente ecosostenibili.
Nella prima sala indoor troviamo alti tavoli sneak e un ampio e articolato sistema di mensole in abete di recupero e in abete sbiancato che percorre tutta la parte centrale interna del ristorante e permette di esporre i prodotti biologici proposti. Senza soluzione di continuità appare la seconda sala, più ampia e luminosa, che propone situazioni diverse che movimentano gli spazi: tavolini singoli, tavolini accoppiati, sedute e panche sociali nonché un lungo tavolo sociale realizzato con un unico tronco di pioppo gattice. Il legno, seppur con finiture e lavorazioni molto diverse, è l’elemento prevalente di tutto il progetto.
Non a caso sono state scelte le sedute di Billiani, storica azienda italiana, il cui successo si basa su semplici ma fondamentali punti fermi: il know-how artigianale, l’attenzione per il dettaglio, la ricerca della massima qualità di materiali e l’alta specializzazione, appunto, nella produzione di sedie, sgabelli e poltroncine in legno.
Numerose le varianti presentate in questo progetto: le strutture in legno naturale o sbiancato delle sedie e degli sgabelli Gradisca si affiancano a sedute in legno naturale, sbiancato o tinto nei colori scelti a rappresentare la cucina mediterranea quali il rosso, il verde e l’azzurro; utilizzate in abbinamento al tavolo sociale interno con una colorazione azzurra che riprende il tappeto di ceramiche di vietri su cui il tavolo è collocato, le sedute Tracy hanno colore verde nel dehor esterno, dove affiancano il tavolo sociale con base in tronco recuperato. In tutte le colorazioni le sedute sono verniciate con un ciclo misto che prevede un primo fondo realizzato con una tinta all’acqua e una finitura protettiva.
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