30/10/2014 - Fino al 23 novembre è ancora possibile visitare la mostra 'nel segno di Carlo Scarpa' , allestita negli spazi della Fondazione Querini Stampalia, racconto sulla relazione/contaminazione fra il maestro veneziano e architetti e artisti contemporanei.
Tra questi: Margarita Andreu, Ivana Franke, Candida Höfer, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e, da ultima Haris Epaminonda. Ma anche la coreografa Sasha Waltz, il compositore Atsuhiko Gondai con il violoncellista Mario Brunello, la fotografa Alessandra Chemollo, il regista Riccardo De Cal, il grafico Giorgio Camuffo.
Oltre che con l'esposizione, la Fondazione ripercorre le lezioni del maestro anche con un ciclo di incontri, che riguardano l'attualità degli insegnamenti e dell'eredità di Scarpa.
Dopo il primo appuntamento dello scorso 16 ottobre, domani alle 18 è previsto il secondo incontro del ciclo di conferenze, con Mario Botta e Mario Gemin che accompagneranno il pubblico alla scoperta di un percorso nel territorio della memoria: “Mario Botta e la Querini Stampalia”.
Mario Botta celebra il suo lavoro ventennale all'interno di Palazzo Querini. Un progetto che è un omaggio alla Venezia prefigurata da Giuseppe Mazzariol proprio con Scarpa e Le Corbusier ed è occasione di confronto sul magistrale intervento di Carlo Scarpa per la Fondazione e sulla complessità dell'operare all'interno della città storica.
Seguiranno altri du appuntamenti, nelle date del 13 novembre con Renata Codello, e del 27 novembre con Silvia Bertolone, Vito Ciringione,
Lorenzo Mingardi, Alessandra Rampazzo della scuola di dottorato, Università Iuav di Venezia.
|